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Riforma del 118, l’incontro tra Schillaci e Balzanelli

Schillaci e Balzanelli
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Dopo la pandemia è emersa con prepotenza la necessità di una riforma del Sistema di Emergenza Territoriale 118. Un obiettivo per il quale da tempo si battono gli operatori attivi sul campo. Ebbene, con l’arrivo a Lungotevere Ripa di un ministro medico, questa ‘rivoluzione’ – a lungo auspicata dalla Società Italiana Sistema 118 – potrebbe davvero essere più vicina.

E’ la sensazione che trapela dopo l’incontro, presso il ministero della Salute, fra il ministro Orazio Schillaci e Mario Balzanelli, presidente Sis 118.

Sul tavolo proprio il tema della riforma legislativa del 118. Balzanelli, che ha affidato al ministro la richiesta di considerare prioritaria la necessità di valorizzare il Sistema 118, potenziando in concreto la sua azione “salvavita” tempo dipendente, si è detto con Fortune Italia “molto soddisfatto per un incontro straordinariamente positivo“.

La proposta della Sis 118

Il progetto portato avanti da tempo da Balzanelli si articola in alcuni punti fondamentali, tra i quali: la configurazione dei Sistemi 118 in dipartimenti provinciali di Emergenza Territoriale; l’assicurazione a tutta la popolazione nazionale di standard prestazionali di eccellenza con obbligo di adempimento da parte di tutti i territori regionali, per cui chi si trovi in una condizione di emergenza sanitaria (ossia in pericolo imminente di perdere la vita) deve essere soccorso dal 118 in tempi brevissimi, possibilmente entro 8 minuti dalla chiamata in area urbana, da un mezzo di
soccorso con medico ed infermiere a bordo.

Infine, il riconoscimento di indennità incentivanti di rischio ambientale e biologico per tutti gli operatori del 118: medici, infermieri, autisti e soccorritori. Anche per evitare la desertificazione del servizio.

L’apprezzamento del ministro

Dal canto suo Schillaci ha espresso a Balzanelli sincero apprezzamento per l’impegno e la dedizione delle donne e degli uomini del 118, assicurando il massimo impegno per
valorizzare il servizio sia attraverso una migliore organizzazione sul
territorio, che con adeguati miglioramenti ed incentivi economici per il
personale.

Schillaci ha sottolineato che le misure a sostegno del personale dell’emergenza urgenza vanno considerate un primo passo verso una riforma ad ampio raggio del Servizio sanitario nazionale sia sul territorio, che nelle strutture ospedaliere. E si è detto interessato a portare avanti  il confronto con la Società Italiana Sistema 118 per il raggiungimento di obiettivi condivisi.

“Ringrazio il ministro Schillaci – ha dichiarato alla fine dell’incontro Balzanelli – cui noi operatori sul campo ci rivolgiamo con fiducia, nella certezza che potenziare il Sistema 118 risolvendo le criticità che lo affliggono, si tradurrà in una maggiore capacità di salvare vite”. A rischio non è, infatti, solo della tenuta del 118.

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