Covid, la ricerca Moderna: ecco come sarà il vaccino in autunno

Moderna

La pandemia non è più un’emergenza internazionale di sanità pubblica, ma ci sarà ancora bisogno di vaccini. Ne è convinto Stèphane Bancel, Ceo di Moderna (al centro nella foto), che ne ha parlato con la stampa specializzata in un incontro oggi a Roma.

“Covid-19 vivrà con noi per sempre. Si tratta di un virus a Rna che sta” cambiando e sta “diventando simile all’influenza, ma che – ha avvertito Bancel – continua a causare un tasso elevato di ricoveri e decessi, in particolare fra anziani e fragili. Ecco, dobbiamo far capire alle persone che si tratta di una malattia seria per alcuni, contro la quale esistono degli strumenti”. Quelle per Covid-19, ha detto il manager, oggi sono morti evitabili.

Bancel (Moderna): “Dai tumori alle malattie infettive, la nuova era dell’mRna”

In questi mesi la ricerca ‘targata’ Moderna su Covid-19 non si è fermata: nel mirino al momento ci sono le ‘varianti’ del virus, mentre in un prossimo futuro la soluzione “punterà alla semplicità: ovvero offrire in un singolo shot vaccini diversi, contro Covid, influenza e virus respiratorio sinciziale“, ha aggiunto Bancel.

Le opzioni

“Dobbiamo essere pronti a portare sul mercato un vaccino adattato alle nuove varianti – ha aggiunto Chantal Friebertshaeuser, Senior Vice President Europe, Middle-East, Australia and Canada di Moderna – Parliamo della variante XBB e in particolare di XBB1.5″, detta Kraken. Questo vaccino adattato a Omicron, e in particolare a Kraken, sarà disponibile per la campagna autunnale, fanno sapere i manager di Moderna. Anche in Italia.

Ma per chi sarà indicata la vaccinazione? “Aspettiamo le linee guida del ministero della Salute – spiega Jacopo Murzi, General Manager di Moderna in Italia – su Covid-19 e sui nuovi vaccini aggiornati”, che potrebbero essere destinati alla popolazione a rischio. Certo, in una Roma avvolta dalla canicola, l’autunno appare ancora lontano. Ma in realtà la stagione vaccinale è dietro l’angolo.

Infialamento in Italia

Fino a 50 milioni di dosi di vaccino anti-Covid a mRna aggiornato contro la variante Xbb.1.5  saranno prodotte in Italia nella stagione 2023-24. Le dosi aggiornare saranno disponibili già in autunno e il vaccino sarà infialato in Italia, negli stabilimenti della Thermo Fisher Scientific nei siti di Monza e Ferentino, ha detto Murzi, assicurando la “volontà di trasferire tecnologie avanzate sul territorio italiano”. L’ipotesi, ha aggiunto, è quella di creare siti per la produzione di vaccini a mRna in Italia“.

Le combo

Per i nuovi vaccini combinati, invece, occorrerà attendere ancora: “Quello contro il virus respiratorio sinciziale – fa sapere Murzi – è atteso per il 2024, dopodichè si studieranno le combinazioni: il prodotto contro Covid-19 e influenza potrebbe arrivare nel 2024-25″.

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