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Telemedicina, nasce la società che realizzerà la piattaforma nazionale

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Sarà Pnt Italia la società che realizzerà la piattaforma nazionale di telemedicina (Pnt, appunto) prevista dal Pnrr, e che ora secondo i piani verrà attivata a dicembre 2023. Pnt è una società ‘di progetto’, costituita appositamente da Engineering (proprietaria al 60%) e Almaviva (40%).

Già nella fase di ‘consolidamento’ che avrà inizio a dicembre la piattaforma potrà essere utilizzata da Asl, da enti locali e da amministrazioni centrali, spiegano da Engineering a Fortune Italia. Nello specifico, a fine anno inizieranno a confluire sulla piattaforma i dati dalle varie Asl regionali ed enti sul territorio relativi a televisite e telemonitoraggio in modo da lavorare sulla loro nomenclatura. Si comincierà con una prima fase di monitoraggio, quindi, ma anche di analisi predittiva dei dati che arriveranno. La nuova società si occuperà di tutta la parte infrastrutturale ma, contestualmente, anche della formazione di chi utilizzerà la piattaforma.

La creazione del soggetto (già operativo) che realizzerà la piattaforma arriva dopo l’aggiudicazione della concessione Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) per la progettazione, realizzazione e gestione della Piattaforma Nazionale di Telemedicina.

L’assistenza a distanza ha un capitolo dedicato nel Pnrr, nella componente 1 della missione 6 ‘Assistenza territoriale e telemedicina’. Quello riguardante la telemedicina è il sub-investimento 1.2.3, ‘Telemedicina’, e la gara attivata ad ottobre 2022 per la piattaforma prevede un corrispettivo complessivo della concessione decennale da circa 280 mln di euro.

Una volta avviata, la PNT (costruita in cloud) consentirà l’efficientamento e l’omogeneizzazione di nomenclature, tassonomie, codifiche a livello nazionale, favorendo l’integrazione tra i servizi sanitari regionali e migliorando la qualità e l’accesso alle cure per le persone su tutto il territorio nazionale, in linea con gli obiettivi indicati dal Pnrr sulla sanità digitale.

PNT Italia, società a responsabilità limitata, parte da una base tech, ma anche con un bagaglio ‘sanitario’: Engineering, che si occupa di digitalizzazione della Pa, opera già a supporto del sistema sanitario italiano, mentre Almaviva lavora “da decenni”, dice la società, con il Ministero della Salute e amministrazioni regionali in ambito eHealth.

La struttura societaria prevede Dario Buttitta, Executive Vice President PA & Healthcare di Engineering, come Presidente (nella foto in evidenza a sinistra); Antonio Amati, Direttore Generale della Divisione IT di Almaviva, è Amministratore Delegato (a destra nelal foto in evidenza): Giuseppe Sajeva, Director of PNT Special Projects di Engineering, è Direttore Tecnico.

La durata della concessione Agenas per la realizzazione e gestione della Piattaforma nazionale di telemedicina è di 10 anni ed è organizzata in tre fasi:

  • la fase di startup, in corso, si concluderà entro novembre 2023 con il collaudo e l’attivazione della Piattaforma;
  • seguirà una fase di ‘avvio e consolidamento’ della durata di 2 anni, che finirà entro novembre 2025;
  • da dicembre 2025 verrà avviata la fase di ‘Gestione a regime’ fino al termine della concessione, in cui la Piattaforma continuerà a incrementare i suoi servizi, in linea con le evoluzioni della sanità digitale. La ‘gestione a regime’ prevede che le varie regioni potranno acquisire anche servizi aggiuntivi all’interno della piattaforma, in base alle loro esigenze.

Cosa è la piattaforma nazionale di telemedicina

La Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT) è la soluzione Cloud Native per la governance e il monitoraggio dei processi di Telemedicina attuati a livello regionale che, raccordandosi con gli ecosistemi digitali specifici di ogni Regione, “ne valorizza gli investimenti già attuati o programmati nel panorama dei contesti locali”, scrivono Engineering e Almaviva. “Grazie a un’impostazione architetturale coerente con i principi di affidabilità, flessibilità, robustezza, riuso, indicati da AgID, la Piattaforma pone al centro la sicurezza dei dati dei cittadini in un’ottica di accessibilità, inclusione, efficienza e risparmio. La Piattaforma Nazionale di Telemedicina viene realizzata garantendo un forte orientamento all’integrazione e all’interoperabilità con i sistemi dispiegati a livello nazionale e, al tempo stesso, mantenendo una spiccata indipendenza, scalabilità e facilità di integrazione con gli attuali e futuri ecosistemi digitali sia regionali che nazionali coinvolti”.

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