“Buscar el levante por el poniente”. Era una sorta di ‘mantra’ per Cristoforo Colombo, che a un certo punto, per raggiungere il suo obiettivo, scoprì l’America. La sua vicenda, in qualche modo, può rappresentare un caso di serendipity. Ovvero quel cocktail tra intuizione scientifica (a volte poca) e casualità (spesso moltissima) che ha segnato molti eventi storici.
Vi siete mai chiesti cosa significa davvero serendipity? Il termine nasce nel 1754 e viene dalla mente di uno scrittore: Horace Walpole. Trae la sua origine dalle vicende dei tre principi di Ceylon, isola che anticamente si chiamava proprio Serendip. Compare nel vocabolario inglese verso gli ultimi anni del 1800, rimanendo patrimonio lessicale di pochi eruditi, per poi essere sdoganato dalla scienza grazie a un docente di fisiologia dell’Università di Harvard.
Allora serendipity assume il significato attuale: la scoperta avvenuta per caso. Nella storia dei farmaci, questo evento si è realizzato moltissime volte. In alcuni casi si sono individuati inattesi effetti terapeutici su apparati che nemmeno erano stati studiati inizialmente. In altre circostanze ci si è accorti che la serendipity può anche funzionare al contrario, proponendo reazioni inattese e non proprio desiderate.
La struttura del Dna
Anche se pare strano, l’individuazione della struttura del Dna può essere considerata un caso di serendipity. Lo scrive Francis Crick, raccontando come Jim Watson capì quasi per un colpo di fortuna la natura delle basi che formano la doppia catena.
Sildenafil
Col tempo è diventato un fenomeno sociale, ma il principio attivo del Viagra è stato sviluppato per la cura di malattie delle coronarie, vista la sua azione vasodilatatrice. Poi si è scoperto l’effetto che ha segnato la via del trattamento della disfunzione erettile.
Finasteride
Il farmaco è nato per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna, per cui viene ancora utilizzato come altri della sua stessa classe. Ma ci si è accorti che poteva avere un’azione positiva nel trattamento dell’alopecia androgenetica, la forma più comune di calvizie.
Minoxidil
Siamo di fronte ad un farmaco antipertensivo che allarga i piccoli capillari dei follicoli. Non si sa esattamente in che modo agisca in questo caso, ma in chi risponde al trattamento ha determinato un progressivo aumento del diametro e della lunghezza dei capelli.
Iproniazide
Studiato per la cura della tubercolosi, il farmaco in chi lo assumeva portava miglioramenti dell’umore. Ed è così divenuto, diversi anni fa, uno dei primi antidepressivi dell’epoca moderna, anche se è stato presto sostituito da altri medicinali meno problematici da gestire.
Raggi X
L’8 novembre del 1895 la casualità ha consentito uno dei passi avanti più importanti dell’imaging che permette di visualizzare il corpo. In quella data Wilhelm Roentgen realizzò la prima radiografia con i raggi X, che immortalava le ossa della mano della moglie e della sua vera.
Penicillina
Sir Alexander Fleming, lavorando su una piastra con batteri di Stafilococco aureo, a un certo punto non li vede più. La piastra conteneva una muffa verde di Penicillium notatum. Così è nata la penicillina, capostipite degli antibiotici.
Diazepam
Questa benzodiazepina è frutto di una sorta di passaggio fortuito. Tutto nasce da un composto dimenticato su uno scaffale dei laboratori della Roche. Così Leo Sternbach, l’inventore del Valium, è arrivato a questo farmaco e alle moderne benzodiazepine.
Saccarina
La scoperta si deve a un chimico tedesco, Constantin Fahlberg. Gustando il pane, dolce e poi amaro, scoprì che a determinare il gusto dolce erano derivati del catrame di carbone presenti sulle sue dita. Così, analizzando il suo lavoro, identificò la saccarina.
Anestesia
Horace Wells amava gli spettacoli in cui gli attori si “facevano” di protossido d’azoto. Una sera notò che uno di loro non provava dolore nonostante un profondo taglio. Utilizzò quindi con successo il gas come anestesia per un’estrazione dentaria su sé stesso.
