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Buoni propositi tra lavoro e psiche: più flessibili si diventa

film natale
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State covando propositi professionali ‘bellicosi’ e ricchi di impegni per il nuovo anno, da mettere a fuoco nelle prossime feste di Natale? Sfruttate le giornate che arrivano per porvi in atteggiamento positivo. Magari ascoltando la giusta musica. Oppure guardando (o magari rivedendo, nelle serate in famiglia) i film più indicati. L’importante, per ritrovarvi psicologicamente in forma all’inizio del 2024, sarà ricordare l’importanza di essere consapevolmente “flessibili”. E non solo sotto l’aspetto razionale, ma scegliendo questa sorta di resilienza intelligente come atteggiamento psicologico. Perché essere emotivamente flessibili diventa una ricetta per vivere meglio le relazioni. In famiglia, ma non solo.

Ma come si può attuare i propri buoni propositi per il 2024 diventando più flessibili? E soprattutto, come si può fare in modo di esercitare al meglio questa caratteristica? Stando alla ricetta proposta qualche tempo fa dall’equipe coordinata da Ronald Rogge dell’Università di Rochester, apparsa come metanalisi su Journal of Contextual Behavioral Science, per essere davvero resilienti e flessibili psicologicamente occorre andare a ricerca un ampio cocktail di sensibilità da armonizzare tra loro.

Ad esempio, è importante non chiudersi di fronte alle esperienze ma accettarle, anche se potrebbero rivelarsi non propriamente positive o magari richiedere impegni particolarmente intensi e stressanti.

Poi occorre sperimentare i pensieri, senza peraltro aggrapparsi a questi come ad un’ancora di salvezza, impiegandoli soprattutto come strumento per riflettere e mantenere una prospettiva più ampia. Soprattutto, appare di grande importanza in questa visione mantenere attivamente il contatto con i nostri valori più profondi, per continuare a muoversi verso un obiettivo.

Tutto il contrario, insomma, rispetto a quanto comporta l’inflessibilità psicologica. Questa diventa un mezzo per eliminare dal periscopio del futuro professionale e familiare pensieri, sentimenti ed esperienze difficili, affrontando le giornate senza particolare impegno, con il rischio di bloccarsi in pensieri complessi che ci fanno perdere la traccia delle esperienze positive che potremmo vivere. E che ci togliamo. Rischiando di trovarci esposti a non sopportare anche minime battute d’arresto.

Ed allora? Allora, fra i buoni propositi per il prossimo anno proviamo a tentare di guardare sempre al lato positivo, mettendoci in gioco anche quando la situazione ambientale appare complessa e per certi versi ci incute un pizzico di timore. Magari sfruttando anche stimoli esterni, dai film alla musica, per caricarci di buoni sentimenti e stimoli positivi durante le vacanze in arrivo.

Un’ipotesi viene dallo stesso Rogge. Qualche anno fa l’esperto in un’intervista aveva sottolineato come la visione in coppia (o con gli amici) di qualche film aiuti a rinforzare i rapporti. E a darci uno sprint per essere più pronti a guardare con un occhio di ottimismo al futuro, anche in un periodo storicamente ed economicamente non proprio tranquillo.

I film da vedere nelle feste

Tra i film da rivedere, in questa luce, non può mancare “Qualcosa è cambiato” con Jack Nicholson che passa da misantropo ad innamorato pazzo, immagine sul set del concetto di resilienza applicata alla vita di ogni giorno e riattivata dalla passione e dal sentimento.

Oppure non rinunciate alla storia di Meryl Streep in “Il Diavolo veste Prada”, alle vicende di Sharon Stone in “Attrazione fatale” e magari anche all’intramontabile “Via col vento”. La visione a due di questi classici potrebbe aiutare a farci sentire più resilienti. E magari aiutarci a migliorare, grazie al benessere psicologico, anche le prestazioni professionali.

Un po’ come può avvenire con la giusta musica. Se siete in cerca di ispirazione creativa e avete bisogno di guardare al lato positivo, andate a rileggervi una ricerca condotta dagli esperti dell’Università dell’Ontario occidentale qualche tempo fa.

La musica giusta

I ricercatori canadesi hanno utilizzato video e clip musicali felici o tristi per mettere i partecipanti in stati d’animo diversi e poi hanno fatto imparare a classificare serie di immagini con schemi visivamente complessi. Le persone felici erano in grado di apprendere una regola per classificare i modelli meglio di quelle con umore triste o neutro.

E la musica giusta, come un vivace pezzo di Mozart associato ad un video felice con un bambino che ride, può davvero fare la differenza. Almeno rispetto alla sinfonia che ha accompagnato Schildler List, magari associata ad un evento di cronaca poco felice. Insomma: sfruttiamo cinema, musica, teatro e arte per ritemprare la mente e soprattutto la psiche. Per far partire al meglio i nostri progetti per il 2024!

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