Maglie dotate di sensori che rilevano parametri importanti per la salute, orologi intelligenti che monitorano pressione e battito, microchip da inserire sottopelle, nanoveicoli per somministrare terapie là dove occorrono. Non serviva l’annuncio di Elon Musk e Neuralink per capire che la medicina diventa sempre più tech. A dircelo sono anche i big, che puntano su startup impegnate in settori innovativi.
Lo dimostra la scelta di Angelini Ventures, società internazionale di venture capital di Angelini Industries (gruppo italiano fondato ad Ancona nel 1919 da Francesco Angelini nei settori della salute, della tecnologia industriale e del largo consumo). Sul piatto, la società tricolore ha messo ben 8 mln di euro.
Ad attirare l’attenzione di Angelini Ventures questa volta sono state due startup americane: Noctrix Health Inc., che sviluppa dispositivi medici indossabili per il trattamento della sindrome delle gambe senza riposo e Cour Pharmaceuticals, che utilizza le nanotecnologie per malattie auto-immuni come diabete e celiachia.
Cosa fanno le due startup
Noctrix Health ha sviluppato il primo dispositivo indossabile per trattare la “sindrome delle gambe senza riposo”, che provoca sensazioni di fastidio agli arti inferiori soprattutto di notte, rovinando il sonno. L’investimento rientra in un complessivo round di serie C da 40 milioni di dollari portato avanti da Sectoral Asset Management, con i nuovi investitori Asahi Kasei America e Resmed Inc., oltre ad Angelini Ventures, e il forte supporto di altri investitori tra cui OrbiMed, and Treo Ventures.
Il nuovo finanziamento sosterrà lo sviluppo di NidraTM Tonic Motor Activation (TOMAC) verso il lancio sul mercato americano. Il prodotto prevede l’utilizzo di due fasce, da applicare appena sotto le ginocchia, che contengono un dispositivo in grado di stimolare il midollo spinale, attraverso impulsi elettrici, per attivare i muscoli nella parte inferiore delle gambe e ridurre così i sintomi della sindrome delle gambe senza riposo.
Si tratta del primo dispositivo medico approvato dalla Food and Drug Administration americana a questo scopo destinato a pazienti adulti con forme di sindrome delle gambe senza riposo resistenti ai farmaci.
Cour Pharmaceuticals, invece, utilizza le nanotecnologie per trattare le malattie autoimmuni. L’investimento di Angelini Ventures si inserisce in un round di serie A del valore di 105 milioni di dollari, co-guidato da Lumira Ventures e Alpha Wave Ventures, con la partecipazione di Roche Venture Fund, Pfizer (attraverso Pfizer Breakthrough Growth Initiative), Bristol Myers Squibb e JDRF T1D Fund.
Il finanziamento permetterà di portare avanti studi clinici di fase 2 per il trattamento delle malattie autoimmuni, miastenia gravis, che provoca affaticamento muscolare, e del diabete di tipo 1. L’obiettivo di Cour è portare all’interno dell’organismo, attraverso nanoparticelle, le molecole che il corpo percepisce come estranee e pericolose (antigeni), per insegnare al sistema immunitario a riconoscerle e a non attaccarle.
Le nanotecnologie sviluppate dalla startup consentono di veicolare nell’organismo, senza effetti tossici, una grande varietà di antigeni, aumentando così la possibilità che sistema immunitario impari a non attaccarli. Con prospettive importanti contro malattie come celiachia e conlangite. Una sperimentazione che è forte dei risultati positivi arrivati dai trial clinici di fase iniziale.
Le scelte di Angelini Ventures
Forte di 300 milioni di euro, dal 2022 Angelini Ventures (nella foto in evidenza il team/credits: Angelini Ventures), ha già pianificato investimenti per oltre 80 milioni di euro tra Europa e Nord America. Al momento portafoglio include 15 investimenti in startup (di cui 5 tramite il fondo Angelini Lumira Biosciences Fund), la creazione di due startup studios che favoriscono il trasferimento tecnologico e il sostegno a un progetto di ricerca scientifica. La ricerca corre, e la scomessa dei Big è che proprio dai progetti visionari di alcune startup arriveranno device e soluzioni destinate a sconvolgere la pratica medica e a migliorare la salute.
