Nuova aggressione a una psichiatra, cos’è successo all’Aquila

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Non si fermano gli episodi di violenza nei confronti delgi operatori sanitari. Dopo medici e operatori del 118, l’ultimo episodio vede come protagonista una psichiatra,  aggredita all’ospedale dell’Aquila.

Aggressioni a medici, infermieri e 118: l’anno inizia molto male

Un trentenne, portato in ospedale dalle forze dell’ordine dopo aver aggredito i familiari sotto l’effetto di un mix di cocaina e cannabinoidi, prima ha minacciato i sanitari, quindi si è scagliato contro la psichiatra consulente in servizio, colpendola con un calcio.

La donna, Francesca Pacitti, past president della sezione regionale della Società italiana di psichiatria, cadendo a terra ha riportato una grave frattura del femore con prognosi di 90 giorni.

Un episodio “particolarmente grave per le dinamiche in cui si è svolto, a nemmeno un anno di distanza dalla morte di Barbara Capovani”, a Pisa, sottolinea la presidente della Società Italiana di Psichiatria Emi Bondi.

Morte della psichiatra di Pisa, operatori sotto attacco

“Con la Legge 81, e con l’incremento di condotte deviate legate al massiccio uso di stupefacenti e al disagio sociale crescente – dice Bondi – si sta assistendo a una progressiva delega alla Sanità in generale, e alla psichiatria in particolare, del ruolo di custodia e cura di persone violente. Che può essere pertinente per i pazienti psichiatrici che commettono reati in conseguenza delle alterazioni psichiche provocate dalla malattia, ma non lo è in tutte quelle situazioni di aggressività e violenza come espressione di devianza. Vogliamo farci portavoce presso le Istituzioni della richiesta di maggiore tutela sui luoghi di lavoro e di azioni concrete, anche mirate a una distinzione delle mansioni tra ordine pubblico e cura”.

I Dipartimenti di Salute Mentale, interviene il presidente della Sip sezione Abruzzo-Molise (SIPSAM) Vittorio Di Michele, “non possono essere la ‘discarica’ dei violenti, dei tossicodipendenti, di coloro che cercano benefici secondari derivanti da diagnosi fittizie. Gli psichiatri abruzzesi auspicano di collaborare con forze dell’ordine sempre nel rispetto delle reciproche competenze”.

Per Patricia Giosuè, Segretaria SIPSAM, è arrivato il momento di “garantire maggiore sicurezza e prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori della salute mentale, in questo momento difficile per la nostra Regione, che soccombe sotto il peso della derubricazione dei servizi pubblici e del sottodimensionamento del personale, notevolmente di sotto degli standard”.

La Sip Nazionale e la sua Sezione Abruzzo-Molise esprimono “piena vicinanza” alla psichiatra Francesca Pacitti e ai colleghi coinvolti nell’aggressione.

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