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Test Medicina 2024: ecco le date del quizzone

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Ci siamo: dopo una lunga attesa gli aspiranti medici possono segnare due date sul calendario. I test per l’accesso a Medicina si terranno il 28 maggio e il 30 luglio. Addio al Tolc, si torna al ‘quizzone’. I candidati dovranno rispondere a 60 quesiti a risposta multipla in 100 minuti (tra competenze acquisite negli studi, logica, biologia, chimica, fisica e matematica).

Test medicina 2024, come cambia

In generale, il test darà più spazio a biologia, chimica e logica, mentre diminuiscono le (tanto contestate in passato) domande di cultura generale, ma anche quelle di fisica e matematica.

In particolare, a Medicina sono previsti 4 quesiti su competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; 5 di ragionamento logico e problemi; 23 biologia; 15 di chimica; 13 di fisica e matematica. Per il test di Veterinaria sono invece previsti: 4 quesiti su competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; 5 di ragionamento logico e problemi; 19 di biologia; 19 di chimica; 13 di fisica e matematica.

Le prove saranno cartacee e gli studenti potranno accedere a una banca dati pubblica per studiare migliaia di domande, un po’ come succede all’esame per la patente: 60 di queste saranno inserite nei test per gli aspiranti medici. Come ha anticipato il ‘Corriere della Sera’, la banca dati sarà disponibile 20 giorni prima della prova.

Il test sarà ripetibile e gli aspiranti medici potranno inserire a fine agosto il risultato migliore per concorrere alla graduatoria che uscirà a settembre.

Verso la fine del numero chiuso?

Un grande cambiamento rispetto agli ultimi anni, che si spera riduca polemiche e ricorsi. Ma il 2024 potrebbe essere davvero l’ultimo anno del test per l’accesso a Medicina. L’esecutivo è molto tentato dalla cosiddetta ‘soluzione alla francese’: un accesso senza barriere e poi una verifica decisiva dopo una prima parte del percorso. Chi è in regola è dentro, gli altri sono fuori.

Se l’abolizione in Italia del numero chiuso è ormai diventato un tormentone, la carenza di medici ha rilanciato la questione: al Ssn servono operatori. Ma, come puntualizzano ogni volta i camici bianchi, servono oggi non fra 10 anni. Secondo i dati Anaao Assomed sono 11.093 gli specialisti che si sono dimessi dal Ssn nel triennio 2019-2022. E i medici sono nettamente contrari all’addio al numero chiuso, come ha ribadito il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, in una lettera alla ministra dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini. Staremo a vedere.

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