Nel 2010 i fratelli calabresi Matteo e Salvatore Aloe, rispettivamente classe 1986 e 1979 (per ragioni anagrafiche, quindi, ci concentriamo solo sul primo), a Bologna per gli studi universitari e insoddisfatti dall’offerta cittadina, decidono di aprire una loro pizzeria a Castel Maggiore, dove la qualità sia a portata di tutti. Nasce così Berberé, catena incentrata su impasti a lievitazione naturale, ingredienti biologici, mood informale e cosmopolita e un approccio imprenditoriale che coniuga il business a un’accorta etica del lavoro, al management giovane, alle commistioni con musica e street art, all’attenzione a temi sociali. Se Salvatore ne è l’animo commerciale, Matteo – che ha fatto tappa pure nelle cucine del Noma per uno stage formativo – segue da vicino la proposta gastronomica. Oggi il brand conta 19 indirizzi in Italia e due a Londra ma il progetto di sviluppo, supportato dall’ingresso nel 2023 della SGR indipendente Hyle Capital Partners con il fondo Finance For Food One, prevede future aperture in Italia e in Europa a ritmo sostenuto.
