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ETA’

39

PROFESSIONE

Ricercatrice

AZIENDA

Istituto Italiano di Tecnologia

La ‘signora dei robot’, classe 1982, è responsabile dell’unità Contact – Architetture cognitive per tecnologie collaborative, in cui lavora a stretto contatto con il robot umanoide iCub. Laureata in Bioignegneria e con un dottorato in Tecnologie umanoidi presso l’Università di Genova, dopo due periodi di ricerca in America e in Giappone, nel 2018 ha ricevuto il prestigioso finanziamento europeo ERC-Starting Grant con il progetto wHiSPER, che punta alla comprensione reciproca tra esseri umani e robot. Con il suo gruppo è stata testimonial di Barbie ingegnera robotica per promuovere le discipline Stem tra bambine e ragazze. Nel 2021 ha ricevuto il premio Tecnovisionarie nella categoria Robotica e AI. Sciutti si interessa ai meccanismi sensoriali e motori alla base della comprensione reciproca nell’interazione umana, con l’obiettivo di progettare robot in grado di interagire in modo naturale con i loro partner umani. Ma come è nata questa passione? “Mi sono avvicinata alla robotica inconsapevolmente: ho studiato neuroingegneria perché ero affascinata dal cervello umano. All’Università un professore che ci ha raccontato che un modo diverso di affrontare questi studi era provare a usare la robotica. Così mi sono informata e mi si è aperto un mondo nuovo”. Un mondo nel quale uno spazio particolare è occupato da iCub, il robottino sviluppato dall’IIT. Un umanoide dall’aspetto accattivante, che sembra quasi un bambino. E la Barbie? “Non ci sono giochi per bambini e per bambine, né professioni per donne e per uomini. La Barbie è un ottimo strumento per rendere normale il fatto che una bambina possa desiderare di diventare ballerina, dottore, ingegnera robotica, pianista o astronauta. Il passo importante che dobbiamo fare, come società – dice a Fortune Italia – è comprendere che è davvero normale cercare di perseguire i propri sogni in tutti questi campi. Dirlo con un giocattolo significa iniziare ad agire davvero sulle generazioni che potranno cambiare il mondo”. Ai giovani Sciutti suggerisce di “mantenere la mente più aperta possibile: le scoperte più grandi derivano dalla contaminazione tra diverse discipline, dalla filosofia alla psicologia: possono aprire nove prospettive anche per la ricerca robotica e l’intelligenza artificiale”.
Sciutti Alessandra
Sciutti Alessandra