“Adesso la chiamo Essilux, per accorciare”: così Leonardo Del Vecchio ha commentato la fusione tra Essilor e Luxottica. Gli azionisti di Essilor e Delfin, che ha conferito le azioni Luxottica prima dell’Ops che ha dato ieri i primi risultati, hanno infatti approvato la fusione tra i due gruppi del’occhialeria in un gigante da 16 miliardi di fatturato e 150mila dipendenti. Le votazioni cruciali hanno registrato oltre il 90% dei consensi dei votanti, mentre quelle su remunerazione dei dirigenti e stock option hanno segnato maggioranze inferiori.
“Per me è il compimento del sogno di una vita – ha detto Del Vecchio a Parigi, sede della nuova holding – con un impegno che testimonia i miei valori e il rispetto di tutti. Siamo due società che hanno sempre mostrato un grande rispetto per il mercato e voglio rassicurare tutti gli azionisti che sia io sia il vicepresidente esecutivo Hubert Sagnières metteremo il massimo impegno per lo sviluppo del gruppo”, conclude il fondatore di Luxottica. Anche la quotazione a Milano sarebbe un suo desiderio, ma “per il momento non è all’ordine del giorno”.
Del Vecchio ha anche commentato la sua partecipazione in Generali, dova sta salendo in parallelo a Francesco Caltagirone: “l’obiettivo è salire al 5%, poi mi fermo”. “E’ un investimento di lungo di termine, sto anche facendo media” rispetto a quanto acquistato a prezzi maggiori negli anni scorsi, ha aggiunto.
“I dati che sta dando l’a.d. sono ottimi, le operazioni che sta facendo ci assicurano il dividendo e noi siamo contenti”, aggiunge Del Vecchio sulla società del Leone. “Io sono azionista da tanti anni e in passato abbiamo sofferto un po’. Adesso sto aumentando, aspetto magari quando il titolo scende un po’ e compro”, conclude il fondatore di Luxottica. Gli ultimi acquisti registrati sono datati 27 novembre. Il patron di Luxottica, attraverso Delfin, ha investito 7,57 milioni di euro per acquistare 520 mila azioni, facendo salire la sua partecipazione in area 3,54 per cento.
