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Questa startup aiuta gli impiegati a trovare i consigli giusti, con l’A.I.

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Accade spesso, durante una normale giornata di lavoro, che vengano assegnati ai dipendenti dei compiti che non si sanno completare: l’azione successiva è quella di cercare in rete la soluzione al problema. Questo scenario prende il 30% delle ore lavorative di un impiegato. Solitamente, può venire in soccorso a queste difficoltà la formazione aziendale ma secondo l’ultimo report sul tema stilato da ISTAT le PMI italiane, rispetto alle imprese più grandi, ricorrono poco ai corsi di aggiornamento. Da questo scenario nasce la startup /BeyondTheBox.

 

Questa startup italiana offre, riassumendo, la condivisione di competenze lavorative. È stata fondata da Aleksandra Maravic e Massimo Ciccarone, che mettono a disposizione oltre 2mila competenze in piccole lezioni private, condotte da esperti verticali nelle materie più disparate (come il settore legale, amministrativo, digital, sales) in sessioni da 20-40 minuti: è stata ritenuta la durata ideale per apprendere il più possibile prima della discesa della curva di attenzione.

La formazione online è ormai in ascesa, anche grazie al periodo storico, tanto che le previsioni del mercato dell’e-learning EMEA sono quotate a 30 miliardi di dollari nel 2021, secondo Technavio. Tuttavia, la startup confida su alcuni studi sull’apprendimento, che rivelano che è propriamente il social learning, ovvero la formazione erogata da colleghi, amici, esperti che spiegano direttamente la soluzione al problema, l’attività migliore per imparare qualcosa velocemente e farla propria senza rinforzi cognitivi futuri.

 

 

Per questo /BeyondTheBox ha creato una piattaforma per far incontrare gli utenti che hanno bisogno di una sessione di approfondimento con esperti di settore che vengono selezionati dall’intelligenza artificiale proprietaria, Boxy. La selezione, dice la startup, è un processo che non tiene conto degli elementi che possono essere discriminatori, bensì crea il match perfetto tra l’utente e la competenza di cui ha bisogno scegliendo tra le oltre 2mila competenze che ora sono disponibili.

“Troppe volte durante la mia carriera da manager ho avuto la necessità di confrontarmi con qualcuno che potesse supportarmi per affrontare le nuove attività che mi venivano assegnate. Nelle PMI le risorse sono poche e mi ritrovavo a cercare risposte on line, perdendo tempo ed entusiasmo. Per questo con /BeyondTheBox voglio dare la possibilità a tutti di avere a disposizione le competenze di centinaia di esperti ogni volta che se ne ha bisogno” spiega Aleksandra Maravic, CEO di /BeyondTheBox.

 

/BeyondTheBox si occupa anche di un altro aspetto: la discriminazione all’interno del mercato del lavoro. L’accesso al mondo del lavoro è spesso limitato a causa di barriere sociali che non considerano le reali competenze del singolo ma si soffermano su altri fattori discriminatori, dicono dalla startup: con /BeyondTheBox questa dinamica viene meno proprio perché ciò che conta sono le capacità.

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