Covid, in calo incidenza, Rt e ricoveri. Marche in arancione

Covid tampone
Aboca banner articolo

La frenata della quarta ondata di Covid-19 è ‘fotografata’ dal monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. In netto calo, in Italia, nuovi casi, indice di contagiosità e ricoveri. A livello nazionale l’incidenza è di 1.362 casi ogni 100.000 abitanti (28/01-03/02/2021) contro 1.823 ogni 100.000 abitanti (21/01/2022 -27/01/2021), dati flusso ministero Salute.

Nel periodo 12–25 gennaio, inoltre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,9 – 0,98), in diminuzione rispetto allo 0,97 della settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,89 (0,88-0,9) al 25/01/2022 contro Rt=0,96 al 18/01/2022).

Attenzione però, diverse Regioni hanno segnalato problemi nell’inserimento dei dati del flusso individuale e in particolare nella segnalazione della presenza di sintomi in tutti i casi diagnosticati, avverte l’Istituto superiore di sanità.

Si allenta anche la pressione sugli ospedali. Il tasso di occupazione Covid in terapia intensiva è al 14,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) contro il 16,7% (al 27 gennaio). Scende anche l’occupazione nelle aree mediche: il dato a livello nazionale è al 29,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) contro il 30,4% al 27 gennaio.

Ancora tre Regioni sono classificate a rischio alto “a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati”. E proprio alla luce dei dati del monitoraggio, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza “che sancisce il passaggio delle Marche in area arancione“.

Diminuisce comunque il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione (553.860 vs 652.401 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (17% vs 18% la scorsa settimana), mentre sono stabili quelli rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% vs 38%), così come la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% vs 45%).

Ma se tutti gli indicatori sono in miglioramento, resta ancora elevato il dato dei decessi: ben 414 secondo l’ultimo bollettino, relativo al 3 febbraio. Un dato che ha portato alcuni specialisti a rilanciare la questione del conteggio dei morti legati al virus.

“Sono settimane che il numero delle terapie intensive e dei ricoveri” Covid in Italia “diminuisce. Ma non quello” dei morti. “Pur considerando che potrebbe esserci una coda della Delta e che la nostra popolazione è anziana, comunque i numeri sono eccessivi e probabilmente chi di dovere dovrà fare analisi approfondita del numero dei morti analizzando ogni dettaglio. C’è chi è deputato a farlo e sono certo che lo farà”, ha sottolineato Francesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, rispondendo alle domande di una delegazione di studenti in visita all’Istituto.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.