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Artsupp, un unico portale per il fundraising di 900 musei

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Velasco25 Articolo

Il settore culturale italiano è storicamente caratterizzato da una cronica mancanza di fondi. Per questo sempre più musei e istituzioni puntano su nuove forme di fundraising che coinvolgano direttamente, oltre a enti pubblici, associazioni e aziende private, il proprio pubblico, attraverso campagne di marketing e di fidelizzazione della community.

Non a caso la figura del fundraiser è diventata sempre più richiesta dai musei. Spesso sono i direttori stessi a farsi promotori di raccolte fondi per l’istituto che gestiscono e che conoscono alla perfezione. In altri casi, i musei si rivolgono a fundraiser specializzati che siano in grado di progettare una strategia a lungo termine e che riescano a coinvolgere un pubblico più ampio e variegato possibile.

Gli strumenti di cui si può avvalere il fundraiser sono diversi: dal cosidetto Artbonus, che prevede un’importante agevolazione fiscale a favore del mecenatismo culturale, alle erogazioni in denaro di privati che possono essere, a secondo della tipologia del soggetto erogatore, oneri deducibili fiscalmente dal reddito (imprese) o oneri detraibili dall’imposta sul reddito (persone fisiche e enti non governativi). Poi ci sono le fondazioni bancarie che, nel panorama italiano, costituiscono il soggetto privato, non-profit o autonomo di maggior peso per il sostegno all’arte e alla cultura.

Tra le altre modalità previste dal fundraising culturale, un posto privilegiato è occupato dalle sponsorizzazioni e alle partnership.

All’ultimo caso appartiene l’iniziativa lanciata oggi da Artsupp: un nuovo strumento di fundraising che consente a più di 900 istituzioni culturali di ricevere supporto economico online da parte del loro pubblico e non solo. Le prime istituzioni culturali che hanno deciso di aderire sono il Museo Nivola di Orani, il Musma di Matera, il Museo internazionale della ceramica (Mic) di Faenza e la Fondazione Coronini Cronberg a Gorizia.

Si tratta di musei e luoghi della cultura che fanno parte della community presente sul portale Artsupp. La piattaforma, nata come aggregatore di contenuti relativi all’offerta culturale dei musei italiani, aggiunge la nuova funzione fundraising per i musei partner del progetto. “Questo nuovo strumento, a cui lavoriamo da tempo, ha l’obiettivo di colmare il divario digitale tra grandi e piccoli musei e di generare un’offerta culturale più ricca e condivisa” dichiara il team del portale italiano.

Come funziona il sistema

Il fundraising è una forma di micro finanziamento che ha come scopo la realizzazione di un progetto condiviso. Nel caso specifico, chiunque potrà partecipare all’iniziativa, sostenendo i musei anche con una donazione di piccola entità. Il sistema disponibile sul portale consente agli utenti di effettuare pagamenti tramite carta di credito. Tutti i musei che hanno un account registrato sulla piattaforma possono ricevere il sostegno economico del proprio pubblico e degli utenti, in cambio di ricompense concrete. L’obiettivo è quello di dare la possibilità a chiunque, privati e aziende, di effettuare una donazione al proprio museo preferito grazie all’uso di mezzi digitali.

I primi progetti online

I link saranno attivi da giovedì 12 maggio. Il Museo Nivola, sito al centro di un parco nel cuore della Sardegna, è dedicato all’opera di Costantino Nivola. Il primo progetto che condivide online ha lo scopo di offrire ai giovani visitatori, prodotti igienico sanitari e contraccettivi, facendo luce così sul fenomeno della povertà giovanile aggravato dalla pandemia di Covid-19.

Il Musma, museo di scultura contemporanea nel suggestivo centro storico di Matera, cerca invece il sostegno degli utenti per restaurare alcune opere delle collezioni esposte nei suo spazi.

Il Mic di Faenza, che ospita una delle più importanti collezioni di ceramiche nazionali e internazionali, lancia una campagna per sostenere i laboratori didattici per i più piccoli e attività a sostegno delle persone fragili che visitano il museo.

La Fondazione Coronini Cronberg, punto di riferimento culturale per la comunità goriziana, partecipa alla raccolta fondi per recuperare uno splendido fortepiano da inserire nuovamente nel percorso di visita.

Ogni museo ha inoltre messo a disposizione dei benefit ideati ad hoc per ringraziare i sostenitori.

Una nuova offerta culturale

La funzione fundraising non è solo uno strumento efficace per sostenere il lavoro delle istituzioni culturali, ma anche un’occasione per instaurare un legame forte con il proprio pubblico. “Con Artsupp vogliamo avvicinare il pubblico dell’arte e dei musei ai luoghi che frequentano” si legge in una nota. “Ridurre la distanza che c’è tra loro facendo sentire gli utenti più coinvolti nelle proposte culturali e parte attiva dell’offerta. Anche le ricompense contribuiscono. Sotto forma di servizi culturali personalizzati da proporre alla propria community diventeranno loro stesse parte di una nuova un’offerta ‘su misura’”, spiegano i promotori.

Il servizio sarà disponibile anche per le istituzioni culturali europee che si stanno registrando sul sito  Artsupp.com

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