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Tim, tonfo in Borsa dopo le offerte di Cdp-Macquarie e Kkr

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La Borsa non sembra convinta dal ritocco delle offerte di Kkr e Cdp-Macquarie per la Netco della rete Tim, arrivate ieri all’azienda guidata dall’Ad Pietro Labriola (in foto): il titolo scende inizialmente del 3%, per poi arrivare addirittura al -8,2%, in una giornata che Piazza Affari ha chiuso in positivo.

Nel secondo giorno dopo l’arrivo delle offerte, la situazione non è migliorata, con un’altra seduta in calo in Borsa, e la bocciatura dell’assemblea dei soci alle politiche di remunerazione.

Secondo quanto riferito da Ansa, l’offerta del consorzio Cdp-Macquarie per la rete di Tim è salita a 19,3 miliardi (con un impatto sul debito di Tim di 17 miliardi), mentre il fondo Kkr avrebbe messo sul piatto 19 miliardi più una seconda tranche di ‘earnout’ da 2 mld, per un totale di 21 miliardi di euro.

Cdp (che ha il 9,8% di Tim e che vorrebbe unire la Netco a Open Fiber) e il fondo avrebbero quindi aumentato l’offerta di 1,3 mld, mentre il fondo statunitense Kkr ha messo sul piatto 1 mld in più della sua offerta precedente.

A comunicare l’arrivo delle offerte è stata la stessa Tim, che ha scritto in una nota che, nell’ambito del processo competitivo relativo a Netco, la società della rete, “sono pervenute due nuove offerte non vincolanti presentate, rispettivamente, dal consorzio formato da Cdp Equity e Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited, che agisce per conto di un gruppo di fondi di investimenti gestiti o assistiti dal gruppo Macquarie, e da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (Kkr)”.

Ora, la prossima tappa nella vicenda della netco di Tim sarà il 4 maggio, quando le due offerte non vincolanti saranno esaminate dal Consiglio di amministrazione di Tim.

Anche Cdp ha comunicato che “il Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti ha dato il via libera alla presentazione di una nuova offerta non vincolante da parte di CDP Equity, congiuntamente a Macquarie Asset Management, migliorativa rispetto a quella presentata lo scorso 5 marzo, per l’acquisto della costituenda NetCo di TIM, che ricomprenderà la rete infrastrutturale e la partecipazione in Sparkle. Il termine di validità dell’offerta è fissato al 31 maggio 2023”.

Il termine del 18 aprile per la presentazione delle offerte migliorative era arrivato a marzo, quando Tim ha comunicato che entrambe non riflettevano “il valore dell’asset e le aspettative di Tim”.

La domanda è: adesso quelle offerte riflettono le aspettative di Tim? Hanno probabilità di essere accettate?

Il socio di maggioranza Vivendi aveva stabilito mesi fa che un’offerta accettabile fosse intorno ai 31 mld. Da allora (giugno 2022) a oggi, il confronto del valore del titolo non è in rosso: scambiato a 0,26 euro quasi un anno fa, oggi viaggia a 0,30.

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