I giovani della generazione Z sono ancora agli inizi del loro percorso professionale, ma le loro abitudini finanziarie si stanno già dimostrando radicalmente diverse da quelle dei loro predecessori. Con livelli di ansia per il futuro sempre più elevati e fondati su questioni socioeconomiche e ambientali molto concrete, la GenZ sta riconfigurando il suo approccio al denaro. Per questi pionieri dell’anticapitalismo e delle grandi dimissioni, il successo finanziario nell’era del ‘tardo capitalismo’ appare molto diverso da come lo hanno definito le altre generazioni.
Le prospettive economiche della generazione Z sono desolanti
La generazione Z ha dovuto affrontare una serie di sfide uniche per entrare nel mondo del lavoro in un periodo di incertezza sociale globale. Dalla laurea durante una pandemia globale agli attuali timori per l’inflazione, la stagnazione dei salari, la crescente disuguaglianza e l’imminente recessione, molti ritengono che il destino sia contro di loro. Un recente studio di Fidelity Investments ha rilevato che il 45% delle persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni “non vede l’utilità di risparmiare finché le cose non tornano alla normalità”. Nella stessa fascia di età, il 55% ha dichiarato di aver messo in pausa la pianificazione della pensione durante la pandemia.
Il futuro non sembra molto migliore. Con la crescente ansia per i cambiamenti climatici e il deterioramento delle reti di sicurezza tradizionali come la previdenza sociale, c’è un’aria di diffusa inquietudine tra i giovani. Quasi un quarto degli intervistati della GenZ in uno studio McKinsey non si aspetta di poter andare in pensione e solo il 41% prevede di possedere una casa un giorno. Forse perché sono giovani e questi obiettivi finanziari sembrano troppo lontani per essere adeguatamente compresi, ma le statistiche nazionali confermano che punti fermi tradizionali come la proprietà di una casa e la pensione sono sempre più irraggiungibili. L’acquirente medio della prima casa aveva 36 anni nel 2022, rispetto ai 33 del 2021, un massimo storico. Unitamente all’aumento del debito studentesco, ciò rende il ‘sogno americano’ sempre meno realizzabile per i giovani.
Il benessere finanziario non riguarda solo il denaro
Quando si parla di benessere finanziario, i giovani della generazione Z pongono meno enfasi sull’aspetto finanziario che su quello del benessere. A differenza delle generazioni precedenti, non sono disposti a rimanere in un posto di lavoro tossico o a rinunciare a viaggi ed esperienze per aumentare i propri risparmi. I tradizionali indicatori di successo finanziario – dall’avere una casa di proprietà all’accaparrarsi la stanza più ambita in ufficio – stanno diventando non solo meno raggiungibili, ma anche meno preziosi per loro. Il benessere mentale, la crescita personale e l’appagamento vengono messi in primo piano rispetto al guadagno finanziario: il 73% dei Gen Z preferisce avere una migliore qualità di vita piuttosto che più soldi in banca e il 66% è interessato al denaro solo come mezzo per sostenere gli altri interessi della vita.
I giovani sono sempre più alla ricerca di modi per dare priorità alla qualità della vita rispetto a risultati finanziari a tutti i costi. La tendenza TikTok della ‘vita dolce’ – e la sua controparte finanziaria del ‘risparmio leggero’ – è un netto distacco dalle abitudini finanziarie dei loro predecessori millennial, radicate nella cultura della ‘fretta tossica’ e nell’era delle ‘Girlboss’.
Alcuni giovani hanno adottato una sorta di nichilismo finanziario come risposta al deterioramento delle condizioni economiche, scartando le norme capitalistiche tradizionali per quelle decisamente più egoistiche e autoindulgenti. Su piattaforme come TikTok proliferano stili di vita nuovi e spesso controversi, come la ‘Bimbo Culture’ e le ‘stay-at-home girlfriends’. L’hashtag #Bimbofication ha raccolto oltre 275 milioni di visualizzazioni su TikTok. Nel frattempo, il termine ‘sugar daddy dating’ ha registrato un’impennata del 74% sulla piattaforma SeekingArrangement durante la pandemia. Sempre più popolari tra il pubblico della GenZ, i contenuti di ‘manifestation’ si sono diffusi rapidamente anche su piattaforme come TikTok e Instagram: l’ultima iterazione della ‘legge di attrazione’ che promuove l’uso di ‘frequenze positive’ e ‘pensieri illusori’ per attirare ricchezza e prosperità nella propria vita. Piuttosto che farsi strada nella gerarchia aziendale o accumulare surrettiziamente denaro per il futuro, pratiche come il progetto 129 e il metodo 3-6-3 enfatizzano il pensiero positivo e la modalità per raggiungere obiettivi personali e finanziari.
Alcuni GenZ reagiscono all’apparente declino finanziario della società semplicemente non facendo nulla. La distrazione, che consiste nel vivere il momento e nel godersi la vita, è diventata un meccanismo di adattamento per coloro che cercano di evitare i mali dell’ultimo stadio del capitalismo. Pratiche di vita come il riposo radicale sono in crescita e promuovono l’importanza di disconnettersi dagli ideali tradizionali di successo e di riconnettersi al proprio benessere attraverso la cura di sé e il riposo. La pratica del non fare nulla come resistenza ha preso piede anche tra i giovani in Cina, attraverso il semplice atto del ‘tanping’, o ‘stare sdraiati’. Esempi di questa ideologia ‘radicale’ sono il non sposarsi, non avere figli, non comprare una casa o un’auto, rifiutarsi di lavorare ore extra o addirittura di avere un lavoro. Questi nuovi atteggiamenti avranno un impatto duraturo su ogni settore. È troppo presto per dire quali saranno gli effetti del cambiamento degli obiettivi finanziari, ma non è troppo presto per iniziare a prepararsi.
*Molly Barth è stratega culturale senior presso la società di consulenza culturale Sparks & honey di Omnicom. Le opinioni espresse nei commenti di Fortune.com sono esclusivamente quelle degli autori e non riflettono necessariamente le opinioni e le convinzioni di Fortune.
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