La Corte dei Conti ha spiegato con una nota “di non essere in grado di esprimere un giudizio completo sulla sostenibilità finanziaria dell’investimento relativo all’ingresso del Ministero dell’Economia nella società NetCo”. Questa decisione è stata presa in quanto al momento dell’esame, non erano state concluse le procedure di valutazione necessarie all’Amministrazione per acquisire elementi che potessero suffragare la scelta in termini di redditività e sostenibilità dell’operazione societaria.
La decisione della Corte dei Conti è stata presa in relazione a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° settembre 2023, che aveva autorizzato il Ministero dell’Economia e delle Finanze a presentare un’offerta vincolante per acquisire una quota di partecipazione nella società NetCo spa.
Secondo la nota emessa dalla Corte dei Conti, le Sezioni riunite in sede di controllo hanno esaminato attentamente le motivazioni alla base dell’operazione proposta e la sua compatibilità con la normativa comunitaria. Tuttavia, non sono riuscite a esprimere un giudizio sulla sostenibilità finanziaria dell’investimento a causa dell’incompleta valutazione da parte dell’Amministrazione. La Corte dei Conti ha dichiarato che la sua delibera è stata predisposta nei tempi richiesti dalla legge, ma basandosi sulle informazioni e i dati disponibili al momento.
Questa decisione della Corte dei Conti evidenzia l’importanza di una valutazione completa e accurata prima di procedere con investimenti significativi, specialmente quando sono coinvolte risorse pubbliche. La sostenibilità finanziaria di tali operazioni è fondamentale per garantire che siano nell’interesse pubblico e non comportino rischi eccessivi per le finanze dello Stato.
È probabile che il Ministero dell’Economia e delle Finanze dovrà completare le procedure di valutazione richieste prima che la Corte dei Conti possa emettere un giudizio finale sulla sostenibilità dell’investimento in NetCo. Questa situazione sottolinea l’importanza della trasparenza, della responsabilità e della diligenza nella gestione delle risorse pubbliche e degli investimenti governativi.