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Fisco, certezza delle sanzioni e semplificazioni per combattere l’evasione: il piano del Governo

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Il Governo sta intensificando gli sforzi per riformare il sistema fiscale del paese, con l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale e fornire maggiore certezza ai contribuenti. Lunedì, durante il Consiglio dei ministri, sono stati presentati due provvedimenti che fanno parte di questa iniziativa di riforma.

Il primo provvedimento riguarda la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente. Questa mossa mira a rafforzare la certezza del diritto fiscale in Italia. Gli esperti commercialisti hanno spesso sottolineato che lo Statuto dei diritti del contribuente è spesso trascurato e ignorato, nonostante la sua importanza. Con il nuovo provvedimento, le disposizioni dello Statuto diventeranno principi generali dell’ordinamento fiscale, offrendo un punto di riferimento per chiarire dubbi interpretativi nelle leggi fiscali. Questo è un passo positivo per le imprese e i contribuenti che richiedevano maggiore chiarezza in questo ambito.

Inoltre, il governo sta promuovendo un cambio di paradigma nel rapporto tra i cittadini e l’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia dovrà motivare gli atti che invia ai contribuenti, basandoli su dati e elementi certi, anziché su meri presupposti di comportamenti scorretti. Questa misura mira a garantire maggiore trasparenza e a ridurre la discrezionalità nell’applicazione delle sanzioni fiscali.

Il secondo provvedimento si concentra sul riordino degli adempimenti fiscali e sulla razionalizzazione del calendario dei versamenti. Questo aspetto è stato richiesto anche dagli esperti commercialisti, che desiderano un calendario fiscale più prevedibile e meno gravoso. L’obiettivo è anche quello di garantire una certa pausa durante l’estate e il periodo natalizio, alleviando il carico di scadenze fiscali che spesso affligge contribuenti e amministrazione.

Un altro aspetto importante affrontato nei provvedimenti riguarda le sanzioni fiscali. Attualmente, le sanzioni in Italia sono ritenute troppo onerose, e il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo (nella foto in evidenza), ha sottolineato un notevole disallineamento tra l’Italia e l’Unione europea. Mentre l’UE limita a due il numero di sanzioni applicabili per la stessa violazione, in Italia esistono ben cinque tipi di sanzioni. Leo ha inoltre evidenziato che, per quanto riguarda l’IVA, l’Italia prevede sanzioni che vanno dal 120% al 240%, mentre in Europa il massimo è del 60%.

Il governo italiano sta anche esaminando il meccanismo di riscossione delle tasse. L’enorme accumulo di cartelle esattoriali, che ammonta a circa 1.153 miliardi di euro, è diventato insostenibile, poiché molti soggetti coinvolti sono deceduti o falliti. Leo ha dichiarato che è necessaria un’operazione verità per affrontare questa situazione, compresa la ridistribuzione del carico di riscossione.

Questi provvedimenti rappresentano un passo avanti nella riforma del sistema fiscale italiano e mostrano l’impegno del governo nel semplificare il sistema, garantire maggiore certezza ai contribuenti e ridurre le sanzioni fiscali onerose. La riforma mira a rendere il sistema fiscale italiano più equo ed efficiente, migliorando la relazione tra cittadini e Agenzia delle Entrate.

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