Business, architettura, rigenerazione urbana, salute: sono tanti i temi che affrontiamo in questo nuovo numero di Fortune Italia di novembre. La cover è dedicata a una storia d’impresa tutta italiana: quella di Acqua San Benedetto, con un’intervista all’imprenditore che la guida, Enrico Zoppas.
Da oltre cinquant’anni Zoppas è sulla tolda di comando di Acqua Minerale San Benedetto, gruppo leader in Italia nel settore delle bevande analcoliche. Il suo racconto parte da lontano: “Dopo la guerra c’era un Paese da ricostruire. C’erano spirito, volontà e obiettivi diversi. I bisogni erano primari, non come oggi che sono fabbisogni di generazione o di diversa natura e quindi più sofisticati. Eravamo molto attenti alle evoluzioni. Ci voleva coraggio e anche grandi capacità di recepire le necessità. C’era anche più disponibilità al lavoro”.
Presentiamo poi uno speciale tutto dedicato all’architettura: tante pagine per spiegare e analizzare tutto quello che c’è da sapere tra competenze e mercato, bilanci e prospettive.
Chi, cosa, quando, dove e perché: lo speciale cerca di rispondere a cinque domande sull’architettura italiana. Risposte che Fortune Italia offre in 50 pagine, con un’inchiesta giornalistica realizzata in collaborazione con PPAN.
Tanti contenuti dedicati al mondo della salute: in questo numero abbiamo analizzato tra l’altro le sfide per il pharma e la rivoluzione dell’AI in sanità, aspetti cruciali per la salute di domani. Tra i contenuti, un’intervista a Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, e a Fabrizio Greco, presidente Assobiotec.
Tra le interviste di questo numero, anche quella a Fabrizio Palermo, amministratore delegato e direttore generale di Acea, primo operatore idrico in Italia. La filiera dell’acqua vale 320 mld di euro nel nostro Paese, un quinto del prodotto interno lordo. Per Palermo è imperativo però ammodernare infrastrutture troppo vecchie spesso definite ‘colabrodo’.
Affrontiamo anche il tema difesa con un contributo del generale Leonardo Tricarico sul tema esportazione armamento e ‘il tabù italiano’. Un focus è stato dedicato anche al collegamento formazione-lavoro-imprese, attraverso l’esperienza dell’ecosistema Elis.
