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Obesità, arrivano i device da ingoiare per sentirsi sazi

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Nell’era dei nuovi farmaci anti-obesità – e delle abbuffate delle feste – dalla ricerca arriva una nuova soluzione hi-tech ma allo stesso tempo semplice come bere un biccher d’acqua. Parliamo di nuovi dispositivi vibranti e ingeribili che danno un senso di sazietà e aiutano a ridurre l’apporto calorico.

La ricerca è ancora sperimentale, ma pone le basi per un approccio del tutto nuovo e, si spera, a basso impatto contro l’eccesso ponderale, che porta con sè una serie di patologie: dal diabete all’ipertensione, fino alle malattie cardiovascolari. 

Le opzioni attuali

Gli interventi contro l’obesità, come il bypass gastrico, non sono esattamente una passeggiata. Anche per questo motivo sono stati studiati i nuovi farmaci per il controllo del peso come semaglutide e tirzepatide, che stanno diventando sempre più popolari trai pazienti affetti da obesità: non sono invasivi e richiedono modifiche minime dello stile di vita. Ma l’idea è che, dati i numeri del problema – solo in Italia si stimano 6 milioni di obesi – ci sia ancora spazio (e mercato) per soluzioni differenti.

Come funziona il device

I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital e del MIT hanno ideato e realizzato un dispositivo grande quanto una pillola, chiamato stimolatore bioelettronico vibrante ingeribile – l’acronimo è accattivante: Vibe – che viaggia in modo sicuro attraverso il tratto gastrointestinale e occupa spazio nel lo stomaco vibrando al contatto con il fluido gastrico e stimolando i recettori del nervo vago: così riesce a creare una sensazione di pienezza.

La sperimentazione

Ma a che punto siamo? Il team ha posizionato il dispositivo nello stomaco di alcuni suini e ha riscontrato una riduzione media del 31% nell’assunzione di cibo. Inoltre, il gruppo di ricerca ha scoperto che il dispositivo rimaneva nel sistema digestivo, in media, per 30 minuti: dovrebbe dunque essere ingerito prima dei pasti.

Sebbene siano necessari ulteriori studi preclinici prima di passare alla ricerca sull’uomo, i risultati suggeriscono che il device potrebbe diventare un metodo efficace e sostenibile per contrastare l’aumento di peso e ridurre il numero di calorie consumate durante i pasti.

Costi contenuti per la pillola vibrante

“Il nostro studio dimostra l’efficacia di un intervento a basso costo e non invasivo per ridurre l’assunzione di cibo e il consumo calorico. Il dispositivo funziona efficacemente nello stomaco e induce sazietà”, ha detto su ‘Sciences Advances’ uno degli autori, Giovanni Traverso, gastroenterologo della Divisione di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia al Brigham.

“Il dispositivo ha il potenziale per rivoluzionare le opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da obesità. Tuttavia – ha aggiunto – studi futuri dovranno esplorare gli effetti fisiologici del device prima che sia disponibile per i pazienti”. Insomma, per il momento bypass gastrico e pillole anti-obesità restano le sole opzioni disponibili, insieme a dieta e attività fisica, per contrastare l’epidemia di chili di troppo.

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