La corsa alla presidenza di Confindustria procede con Edoardo Garrone e Emanuele Orsini, i due candidati che si trovano a competere nel sentiero tracciato dalla commissione dei ‘saggi’. Tuttavia, questo processo è stato segnato da polemiche e controversie, che hanno gettato un’ombra sul clima elettorale.

La prossima tappa cruciale sarà il confronto diretto tra i due candidati sui loro programmi, previsto per giovedì durante la riunione del Consiglio generale di Confindustria. Questo momento sarà fondamentale per mettere a confronto le visioni e le proposte dei contendenti.
Intanto, una risposta molto dura è arrivata dal collegio speciale dei probiviri confederali riguardo alle proteste per l’esclusione della candidatura del presidente di Federacciai, Antonio Gozzi. I probiviri hanno ammonito severamente contro le pressioni indebite e le violazioni delle regole associative, evidenziando i danni alla credibilità e all’autorevolezza di Confindustria.
Le critiche per l’esclusione di Gozzi sono state respinte dai probiviri, che hanno sottolineato il processo rigoroso seguito dai saggi nella valutazione delle candidature. Solo Garrone e Orsini sono stati ammessi al voto di designazione del prossimo presidente.
La riunione del Consiglio generale, dove verranno presentati i motivi di questa decisione, sarà un momento cruciale per il confronto tra i candidati e gli elettori. La convinzione e la capacità di persuasione dei due contendenti potrebbero influenzare in modo significativo il voto degli elettori indecisi.