Nel mondo dell’edilizia abitativa Usa è in corso una sorta di ‘guerra generazionale’, soprattutto tra baby boomer e millennial. I baby boomer infatti costituiscono più di un terzo di tutti i proprietari di case e più della metà non ha un mutuo da pagare, come ha detto tempo fa a Fortune Eric Finnigan, vice president of demographics for John Burns Research and Consulting.
Quindi, nel contesto attuale, in cui i tassi ipotecari sono saliti alle stelle – dai minimi storici durante la pandemia fino al massimo rispetto a oltre due decenni registrato nell’ottobre dello scorso anno – essere senza mutuo ha la sua importanza. In parte è questo il motivo per cui i boomer non si muovono da casa: perché rinunciare a un mutuo senza tasso, o a uno sostanzialmente più basso, per uno che sia nell’ordine del 7%?
D’altra parte alcuni millennial, che non hanno nemmeno comprato la prima casa, si trovano a fare i conti con un mercato immobiliare molto diverso rispetto a prima dell’inizio della pandemia: lo stipendio necessario per acquistare una prima casa è quasi raddoppiato, il costo di possederla è il più alto mai registrato.
Non solo. I baby boomer vivono in case particolarmente grandi, proprio quelle di cui hanno bisogno i millennial che stanno mettendo su famiglia. Un’analisi Redfin dell’inizio di quest’anno ha rilevato che i boomer con i ‘nidi vuoti’ possiedono il 28% delle case più grandi del Paese, quelle con tre o più camere da letto; mentre i millennial con figli possiedono solo il 14%.
Come accennato in precedenza, semplicemente non esiste alcun incentivo finanziario che spinga il primo gruppo a lasciare le proprie case. Ma il mercato immobiliare Usa non è sempre stato così. “Il panorama si è trasformato nell’ultimo decennio: 10 anni fa le famiglie giovani avevano la stessa probabilità di quelle con ‘nidi vuoti’ di possedere grandi abitazioni”, si legge nell’analisi.
L’anno scorso le vendite sono scese al livello più basso degli ultimi tre decenni; nessuno vendeva o comprava la propria casa. E, a parte l’assenza di incentivi finanziari, i boomer stanno invecchiando e stanno ristrutturando le loro case, non solo per motivi di sicurezza ma anche per vivere comodamente e lussuosamente, ci ha spiegato Finnigan.
Per alcuni baby boomer l’idea di rinnovare la casa di famiglia, anche se probabilmente è diventata troppo grande, è molto più allettante che trasferirsi. Più della metà non ha intenzione di trasferirsi, anche se la maggior parte vive nelle stesse abitazioni da più di un decennio, secondo un rapporto pubblicato a gennaio dalla società di bricolage Leaf Home e Morning Consult.
Alcuni baby boomer hanno speso decine di migliaia di dollari – in alcuni casi centinaia di migliaia di dollari – in ristrutturazioni per rendere le abitazioni più moderne, confortevoli e sicure, anche tenendo conto dell’età che avanza. Una coppia californiana sulla settantina, Brenda Edwards e suo marito, ha speso più di 100.000 dollari in ristrutturazioni per poter ospitare una sedia a rotelle.
Come ha detto Edwards all’Associated Press “abbiamo una piscina. Abbiamo una spa. Abbiamo messo tanto amore e impegno in questo edificio. Vogliamo restare”. Inoltre, “sarebbe troppo difficile acquistare qualcos’altro” poiché la loro casa è stata quasi completamente ripagata.
Così molti proprietari di case stanno scegliendo di ristrutturare, dice a Fortune Marine Sargsyan, capo economista del sito di ristrutturazione e progettazione di case Houzz, piuttosto che affrontare tassi ipotecari più alti. Tanto che oggi nel mercato Usa i baby boomer guidano l’attività di ristrutturazione per età, secondo il 2024 Houzz & Home Study pubblicato a marzo.
“Le modifiche – continua – includono percorsi accessibili alle sedie a rotelle, illuminazione aggiuntiva, armadietti estraibili, controsoffitti arrotondati, pavimenti antiscivolo e maniglioni”.
Leaf Home riferisce inoltre di aver riscontrato un aumento della domanda di cabine doccia, vasche da bagno e montascale, mirati a rendere le case più accessibili per le generazioni che invecchiano.
Qualcosa si sta muovendo: alcuni baby boomer vendono e alcuni millennial acquistano case. Secondo la National Association of Realtors, i Millennial hanno superato i baby boomer come la più grande generazione di acquirenti di case nel mercato immobiliare americano. “Il tiro alla fune generazionale tra millennial e baby boomer è continuato quest’anno, con i primi in ripresa”, ha affermato Jessica Lautz, vice capo economista di NAR.
L’articolo originale è pubblicato su Fortune.com