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Digit’Ed Fast Forward, come misurare l’impatto della formazione sulla performance aziendale

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Velasco25 Articolo

La formazione ha un impatto decisivo sulla performance aziendale ed è un elemento cruciale per garantire la competitività delle imprese, come evidenziato da Mario Draghi nel suo rapporto sul futuro economico europeo. Ad oggi, però, soltanto l’1% delle aziende è in grado di stimare il ritorno sull’investimento in formazione, facendo emergere la necessità di implementare nuovi approcci e strumenti data driven nel mondo delle risorse umane. Questi i temi al centro della seconda edizione di Digit’Ed Fast Forward: un evento rivolto a top manager, responsabili risorse umane, responsabili formazione e professionisti del settore education. Un’occasione per esplorare nuovi trend e scenari di un settore in rapidissima evoluzione e sempre più centrale nell’agenda dei CEO. 

A dare il benvenuto Gianandrea De Bernardis, Chairman Digit’Ed che ha dichiarato: “La formazione è una leva strategica prioritaria per le aziende e, in un mercato in continua evoluzione, assume un ruolo centrale, al pari degli investimenti tecnologici. Sempre più CEO sono consapevoli di quanto sia cruciale il legame tra le competenze delle persone e le performance aziendali. È per questo che il ruolo degli HR Director si sta affermando come alleato fondamentale dei CEO per il raggiungimento degli obiettivi di business. Crediamo fermamente che valorizzare il capitale umano sia la chiave per affrontare con successo le sfide del futuro, e siamo pronti ad accompagnare le aziende e le organizzazioni in questo percorso di crescita e innovazione”.

Ceo a confronto

Dopo l’apertura con i saluti istituzionali di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, importanti rappresentanti del panorama industriale italiano hanno tracciato la direzione per affrontare le sfide future del mercato del lavoro e i cambiamenti che stanno avvenendo a livello globale.

Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata MSD Italia, Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale Gruppo FS Italiane, Maximo Ibarra, amministratore delegato e direttore generale Engineering Group e Fabrizio Palermo, amministratore delegato e direttore generale Acea, hanno animato la tavola rotonda moderata dalla giornalista Sarah Varetto, EVP Communications, Inclusion & Bigger Picture Sky Italia. A chiudere l’intervento istituzionale di Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Data Driven HR: Progetto di Education Analytics “Formazione e Competitività”

Se la prima edizione di Digit’Ed Fast Forward ha sottolineato l’importanza della formazione di qualità come leva per ridurre dinamiche molto diffuse nel mondo del lavoro quali “The Great Resignation” e il “Job Hopping”, quest’anno il focus è stata la relazione tra l’investimento in formazione, le competenze e la competitività. Sul tema sono intervenuti Diletta Topazio, Digit’Ed Post Doctoral Researcher a La Sapienza di Roma, Massimo Meroni, Assessment e Performance Strategist Digit’Ed e Partner HumanAge, Zsolt Feher, Vice President of Business Development Hogan Assessments, leader mondiale nello sviluppo dei più avanzati test di valutazione della personalità che misurano le potenzialità delle persone per fornire un’indicazione di predittività delle competenze con metodi scientifici altamente attendibili.

Negli ultimi anni le aziende italiane hanno incrementato gli investimenti nella formazione, riconoscendo che il potenziamento delle competenze dei dipendenti è cruciale per affrontare le sfide del mercato in rapida evoluzione. Di conseguenza, la formazione continua è diventata un pilastro fondamentale per affrontare la crescente complessità del mercato del lavoro e le trasformazioni tecnologiche in corso. Il problema non è la mancanza di risorse finanziarie, ma l’efficacia con cui queste vengono spese. 

Solo tra fondi ricorrenti come quelli interprofessionali e misure straordinarie del PNRR, quali il Fondo Nuove Competenze, l’Italia ha investito oltre 2 miliardi di euro in formazione nel 2023. Tuttavia, soltanto l’1% delle aziende è stata in grado di stimare il ritorno sull’investimento (ROI) della formazione. La sfida riguarda dunque la necessità di garantire che tali risorse siano impiegate per programmi formativi di alta qualità, in grado di produrre risultati misurabili. Il futuro della formazione in Italia deve necessariamente basarsi su un approccio data-driven. Tutti gli attori coinvolti, dalle aziende che acquistano corsi a quelle che li erogano, devono dunque collaborare per sviluppare adeguati sistemi in grado di misurarne l’efficacia. È con questo obiettivo che Digit’Ed ha deciso di investire in percorsi di ricerca che consentano di fornire alle aziende strumenti di misurazione efficaci, supportati anche dall’enorme mole di dati, derivata dalla leadership di mercato, con oltre 600.000 persone formate ogni anno e 5.000 contenuti formativi. 

Digit’Ed Award

Durante l’evento sono state premiate le aziende partner per i progetti formativi più originali ed efficaci. Nella categoria ‘HR Empowerment’ il riconoscimento è stato assegnato a Ferrovie dello Stato per aver integrato tutti i sistemi di valutazione del personale, al fine di elaborare un piano di sviluppo mirato per i dirigenti. Nella categoria ‘Corporate Values & Sustainability’ è stata premiata Edison per aver realizzato un programma che ha favorito un maggiore accesso alle competenze digitali per tutti i dipendenti. Infine, nella categoria ‘Health & Safety’ il riconoscimento è stato assegnato a Fincantieri per un’iniziativa formativa rivolta ai responsabili della sicurezza di tutto il personale del cantiere.

 

La galassia Digit’Ed

Con oltre 400 professionisti, 13 sedi in tutta Italia, una library contenente più di 5.000 titoli formativi digitali, oltre 650 corsi e master a catalogo, un network di 1.300 docenti e coach di estrazione manageriale e accademica, più di 600mila persone formate per oltre 15milioni di ore di formazione erogate, Digit’Ed è oggi il più grande polo di formazione in Italia e uno dei maggiori player del settore a livello europeo. Il percorso di crescita di Digit’Ed – società partecipata da Nextalia e Intesa Sanpaolo – passa dall’integrazione di importanti e consolidate realtà del mondo education: da Altaformazione (storica società di digital learning) a 24ORE Business School (la business school fondata da Il Sole24Ore e che quest’anno celebra i 30 anni di attività), passando per Accurate (società specializzata nella formazione e simulazione in campo medico), Scuola Greco Pittella (leader nella preparazione giuridica e ai concorsi pubblici), HumanAge (società che supporta le organizzazioni nella gestione dei talenti e nei processi di recruiting), Galgano Informatica (leader nei servizi per la formazione finanziata), Treccani Accademia (scuola di management specializzata in arte, cultura, enogastronomia e turismo) e la partnership strategica siglata con il gruppo Bonifiche Ferraresi (attivo in diversi comparti della filiera agroindustriale e nel mercato dei servizi e prodotti per il settore agricolo).

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