In teoria l’evento di giovedì scorso “We, Robot” era dedicato al robotaxi di Tesla, ma la vera star dello spettacolo è stato Optimus.

Il robot umanoide di Elon Musk ha stupito i partecipanti mentre una mezza dozzina di esemplari si muoveva in sicurezza tra la folla nel piazzale degli studi Warner Bros. a Hollywood. Solo due anni fa, il droide non riusciva nemmeno a salire su un palco da solo. Ma l’ultima versione ha interagito con gli ospiti, giocando a carta-forbice-sasso o semplicemente versando una bevanda da un rubinetto per chi aveva sete, per poi fare un segno di pace con la sua mano metallica.

“Sarà il prodotto più importante di sempre – di qualsiasi tipo”, ha predetto Musk dal palco quella sera.

Voleva che i presenti vedessero per la prima volta la nuova e migliorata versione del robot, senza fare affidamento su video pre-registrati girati all’interno delle strutture Tesla.

“I robot Optimus cammineranno tra di voi, per favore siate gentili”, ha aggiunto Musk.

Non è la prima controversia per Optimus

Mentre i fan presenti all’evento sono rimasti debitamente impressionati dal Cybercab e dal più grande Robovan—che non era stato preannunciato—i veicoli autonomi erano già stati mostrati in passato. Waymo li opera persino commercialmente in alcune città selezionate.

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Al confronto, niente sembrava più futuristico che interagire con una creazione conosciuta solo dai film e libri di fantascienza.

“È pazzesco, sto parlando con un robot”, ha detto John Stringer, fondatore di Tesla Owners Silicon Valley.

È stata una dimostrazione impressionante di progresso tecnologico che ha trasportato i partecipanti nel futuro, se non fosse stato per un dettaglio: le macchine non stavano affatto esibendo una vera intelligenza artificiale.

Erano infatti comandate e doppiate da esseri umani a distanza, che indossavano tute speciali per tradurre i loro movimenti nel droide.

“Oggi sono assistito da un essere umano, non sono ancora completamente autonomo”, ha ammesso uno degli operatori di Optimus in un video girato da un ospite che aveva chiesto.

Per molti, questo episodio ha ricordato un’altra controversia, quando Musk condivise a gennaio un filmato di Optimus che piegava una maglietta. Osservatori attenti notarono subito la mano dell’operatore, che non era stata tagliata dal video.

Un “trucco da salotto”

Tesla ha addestrato i suoi robot con l’aiuto di persone che utilizzano tute specializzate per il feedback, ma Musk non ha dato alcuna indicazione, giovedì, che i robot stessero operando con una forza diversa dall’AI con cui erano stati addestrati.

Non ha certamente menzionato che quelli presenti tra la folla fossero essenzialmente marionette metalliche.

“Totalmente lecito festeggiare il controllo remoto a bassa latenza”, ha scritto Josh Wolfe, co-fondatore di Lux Capital, “ma totalmente disonesto presentare questi come robot autonomi. È un trucco da salotto”.

Né Tesla né Elon Musk hanno risposto alla richiesta di chiarimenti da parte di Fortune.

Optimus non è solo un prototipo qualsiasi. Musk crede che sarà il prodotto più importante nella storia di Tesla. A giugno, ha previsto che un giorno sarebbe stato venduto a meno di 20.000 dollari, costando la metà per essere prodotto, e avrebbe raggiunto vendite annuali di 100 milioni di unità.

Un asset da 25.000 mld di dollari

Di conseguenza, Musk ha affermato pubblicamente che gli utili annuali derivanti da Optimus potrebbero arrivare a 1.000 miliardi di dollari. E se si aggiunge un multiplo che lui stesso ha stimato in modo conservativo, solo questo business potrebbe valere 25.000 miliardi di dollari.

Omar Qazi, un influente sostenitore di Tesla con legami con Musk, che funziona come una sorta di ambasciatore non ufficiale del marchio, ha ammesso prontamente che gli esseri umani stavano muovendo i robot come fossero burattini, ma ha sostenuto che la meccanica del prototipo fosse comunque un grande successo, anche se mancava l’AI.

“Se non sei impressionato da un Optimus telecomandato“, ha scritto, “prova a costruire il tuo robot e fagli attraversare un evento affollato senza ferire nessuno”.

Ma altri, incluso il creatore di contenuti su Tesla Jeremy Judkins, si sono detti delusi dalla mancanza di trasparenza. “Avrei solo voluto che Tesla fosse stata più aperta e onesta durante questo evento, perché non hanno dato nessun indizio che i robot fossero controllati da esseri umani”, ha detto.

Questa storia è apparsa originariamente su Fortune.com.