Google sta facendo girare la testa a molte persone – incluso Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk – con l’annuncio di Willow, il suo nuovo chip quantistico. In un comunicato, Hartmut Neven, founder di Google Quantum AI, ha dichiarato che il chip Willow apre la strada a un computer quantistico su larga scala che può “portare benefici alla società facendo progredire le scoperte scientifiche, sviluppando applicazioni utili e affrontando alcune delle più grandi sfide della società”.
Un chip quantistico come quello sviluppato da Google, può eseguire calcoli che i normali computer non riuscirebbero a risolvere in una vita intera. Ciò che distingue Willow è la sua capacità di imparare dai propri errori. Mentre i normali computer possono spesso sbagliare nella risoluzione dei problemi, Google sostiene che Willow diventa più intelligente man mano che utilizza più qubit, le unità di calcolo dei computer quantistici.
Secondo Hartmut, questa è una sfida che esiste da quasi trent’anni nella correzione degli errori quantistici, ma Willow riduce gli errori in modo “esponenziale” man mano che aumenta di scala. Neven sostiene che Willow può correggere i suoi errori in tempo reale.
Secondo Neven, uno dei maggiori risultati ottenuti finora da Willow è l’aver risolto in cinque minuti un rompicapo matematico in cinque minuti che, secondo Google, un computer normale impiegherebbe 10 milioni di anni per risolvere. È questo tipo di funzionalità che porta Google a credere che Willow possa aiutare l’uomo a scoprire nuovi farmaci, concepire batterie di nuova generazione e, infine, aiutare il nostro pianeta a risparmiare energia.
Per quel che vale, molte aziende tecnologiche, tra cui Google, hanno una storia di affermazioni esagerate sulle cosiddette “scoperte” nell’informatica quantistica. Ma Google, Musk e altri sembrano molto entusiasti di Willow, al punto che l’azienda ha deciso di rendere disponibile un software open-source e un nuovo corso Coursera per aiutare sviluppatori, ricercatori e ingegneri a “creare algoritmi in grado di risolvere i problemi del futuro”.
L’articolo originale è disponibile su Fortune.com