In tre anni Amabile Jewels, l’azienda di Martina Strazzer, è passata da 350mila euro di fatturato a 7 mln. Un’esplosione inaspettata raccontata su TikTok.
Martina Strazzer ha 24 anni ed è a capo di un’azienda da 7 mln di fatturato. Modenese, finito il liceo aveva un’idea in testa: diventare un’imprenditrice. E ci è riuscita, sfruttando il potere dei social, dove vanta 2,5 mln di follower. Nel 2019, lavorando nella sua stanzetta, ha lanciato Amabile Jewels, una linea di gioielli che piace soprattutto alle giovanissime. Il suo team è composto quasi interamente da donne, una delle quali – contro le peggiori tendenze dure a morire – assunta quando era già incinta. “Scelgo personalmente le persone da avere a bordo, è troppo importante”.
Come nasce l’idea del brand?
È partito tutto a casa dei miei genitori, quando avevo 19 anni. Dopo le superiori stavo frequentando la facoltà di Biotecnologie ma ho capito che l’università non era proprio la mia strada. Ero decisa: volevo fare l’imprenditrice. Ho ragionato sul tipo di prodotto da vendere e ho scelto i gioielli per una questione di praticità. Trattandosi di oggetti molto piccoli non avrei avuto bisogno di un magazzino e quindi di affittare dei locali. Inoltre, non mi servivano grandi competenze in termini di design perché avrei utilizzato solo due materiali: argento e argento 925 placcato in oro. Avevo un budget molto ridotto, sono partita con 300 euro. All’inizio disegnavo un singolo gioiello, lo fotografavo per postarlo sui social e lo facevo produrre da un laboratorio solo una volta ricevuto l’ordine. Così la produzione avveniva pezzo per pezzo e io non dovevo anticipare nulla.
E ha scelto il nome ‘Amabile’.
Sì, Amabile è il mio secondo nome di battesimo. I miei genitori lo hanno scelto perché era quello della mia bisnonna paterna, venuta a mancare venti giorni prima che io nascessi. Mi sembrava bello ricordarla così.
Il successo del brand è ampiamente legato ai social. Qual è la sua strategia?
Quando ho lanciato il brand nel 2019 non usavo ancora i social come faccio oggi. Avevo un profilo Instagram uguale a quello di tante altre ragazze, senza un grosso seguito. All’inizio pubblicavo continuamente foto dei prodotti da vendere, fino a quando non ricevevo qualche ordine, magari da parte di amiche o conoscenti. Tutto è cambiato nel maggio del 2020 quando, dopo un periodo difficile dovuto alla pandemia, ho scaricato TikTok. A questo punto le cose sono iniziate a migliorare. TikTok infatti è uno strumento potentissimo perché ti permette di arrivare a chi non ti conosce, senza limiti. Ho cominciato con brevi video comici, che non riguardavano direttamente i gioielli. Poi, dopo circa un anno, ho cambiato strategia e mi sono concentrata su contenuti interamente dedicati all’azienda, alle mie giornate lavorative e anche al rapporto col mio team. Alla fine sono diventata la brand ambassador della mia stessa azienda.
A proposito, il suo è un team quasi tutto al femminile. È una scelta voluta visto che lei si occupa delle assunzioni in prima persona?
Non si tratta propriamente di una scelta. In realtà, essendo Amabile un brand di gioielli da donna, il seguito che ho è quasi esclusivamente femminile e quindi anche le candidature che ricevo sono spesso di donne. A me comunque fa molto piacere avere un team di questo tipo. Tanto poi dipende dalle posizioni aperte: per il reparto digital, ad esempio, ho ricevuto molte candidature maschili e infatti in azienda ci sono anche tre ragazzi. Sono comunque cose che gestisco personalmente, perché penso sia troppo importante scegliere chi avere con me a bordo di questo progetto.
Sui social circola la storia della sua contabile, assunta quando era incinta: una decisione di segno opposto rispetto a quelle a cui siamo tristemente abituate. Ce la racconta?
A giugno stavamo cercando qualcuno che si occupasse della contabilità e abbiamo fatto molti colloqui: trovare la persona giusta stava diventando difficile. Poi mi sono ricordata di questa ragazza, di cui avevo già il curriculum, e così l’ho contattata. Lei è stata molto trasparente e mi ha informata via mail di essere alla sedicesima settimana di gravidanza. A me però interessavano le sue competenze, quindi le fissai un colloquio: mi piacque moltissimo. Siamo riuscite a organizzarci per fare in modo che lei, prima di andare in maternità, concludesse l’internalizzazione della contabilità. Non solo abbiamo portato a termine questo progetto, ma lei è riuscita anche a formare altre ragazze che la sostituiranno ora che è assente. Quando tornerà, sarà con la sua piccola. E non vediamo l’ora.
Parliamo di numeri. Quanto è cresciuta la sua azienda negli ultimi anni?
Tra il 2021 e il 2022 siamo passati da 350mila euro di fatturato a quasi 4 mln: questo è chiaramente il momento di svolta, in cui c’è stata la differenza maggiore rispetto all’anno precedente. L’anno scorso, invece, l’azienda ha fatturato 7 mln. Il 2024 non sappiamo ancora come andrà perché è l’ultimo bimestre, con le feste natalizie, il periodo più importante.
Com’è cambiata la sua vita da quando è a capo di Amabile?
Completamente, perché ho in mano la gestione di un ecosistema che piano piano sta crescendo. La narrazione di questa mia nuova realtà la condivido sui social, dove parlo di Amabile, quindi di me stessa e del mio lavoro. Fin da subito ho cercato di mostrare il dietro le quinte dell’azienda, ma con lo spirito di una ragazza di 24 anni. Mi racconto per quello che vivo e, per quanto possibile, cerco di essere interessante per il mio pubblico.