Se tutte le offerte in corso andranno in porto, l’aggregazione tra UniCredit, Banco Bpm e Anima darà vita a una realtà da 12 miliardi di utile pro forma, in base ai conti 2024. Il numero emerge dalle tabelle incluse nella documentazione informativa depositata da UniCredit in vista dell’assemblea del 27 marzo. I dati sono da prendere con le pinze (sono riferiti ai conti di dicembre e non includono gli oneri iniziali, le sinergie e i costi una tantum) ma sono comunque significativi.
Andando a guardare i conti 2024 dei principali gruppi europei, il dato sull’utile metterebbe la nuova creatura Unicredit-BancoBpm-Anima ai primi posti nel continente, oltre Bnp Paribas e a ridosso di Banco Santander (che è arrivato a 12,6 mld).
Una cosa simile succederebbe per la capitalizzazione della banca, che secondo le stime del Giornale (effettuate sul prezzo del 5 marzo dei titoli, che oggi soffrono) supererebbe i 100 mld. L’istituto guidato da Andrea Orcel salirebbe al vertice della zona euro, superando Intesa e i giganti di Spagna e Francia.
Ma dai documenti depositati per l’assemblea emerge anche il numero sulle sinergie: Unicredit stima un miliardo e duecento milioni di euro con l’acquisizione di Banco Bpm e il superamento della soglia dei due terzi del capitale con l’Ops. Anche se non si riuscisse ad arrivare a una fusione (con una quota inferiore ai due terzi e superiore al 50%) l’85% delle sinergie di costo e di ricavo previste verrebbe comunque realizzato: si arriverebbe a un miliardo di euro. “Trecento milioni in sinergie di ricavo e circa 700 milioni in sinergie di costo”, secondo il documento.
Tra gli altri numeri del nuovo gruppo, si segnala un margine di intermediazione da 30,2 miliardi, costi operativi per 14,4 miliardi e utile lordo da 15,8 miliardi.
Unicredit, perfezionata acquisizione di Aion Bank e Vodeno, operazione da 376 mln
Unicredit, ottenute le approvazioni da parte di tutte le autorità competenti, ha anche annunciato di aver acquisito l’intero capitale sociale di Aion Bank e Vodeno per un corrispettivo complessivo pari a 376 milioni di euro. L’istituto ha sottolineato che la chiusura di questa operazione, annunciata per la prima volta il 24 luglio 2024, è in linea con la nuova fase di accelerazione della strategia Unicredit Unlocked.
L’operazione segna un’accelerazione dell’attività della banca nel digital banking, rappresentando una delle prime mosse da parte di una banca nell’acquisizione della piena proprietà di una nuova tecnologia, senza alcuna dipendenza da fornitori terzi, sottolinea l’istituto, e questo garantirebbe una forte differenziazione rispetto ai puri fornitori di tecnologia, alle neobanche e agli operatori tradizionali in fase di trasformazione digitale. Grazie alle capacità combinate di Aion Bank e Vodeno, “Unicredit ha ora accesso a una piattaforma cloudbased innovativa, scalabile e flessibile, basata su connettività Api e con tecnologia smart contract incorporata”, il tutto integrabile con i processi e le procedure della banca.