Uno dei massimi esponenti di Tesla ha ribadito il suo appello a Elon Musk, chiedendo all’amministratore delegato di tornare al timone della zoppicante casa automobilistica.
Dan Ives, amministratore delegato di Wedbush Securities, ha continuato con gli avvertimenti che sta dando a Musk a partire dalla scorsa settimana, affermando in una nota di mercoledì che il limitato danno al marchio che Tesla ha subito finora è adesso degenerato in “un vortiginoso momento di crisi per Musk e Tesla”.
“L’orologio ha suonato la mezzanotte”, ha detto Ives a Fortune. “Le frustrazioni degli investitori sono esplose e più Tesla diventa un simbolo politico, peggio è per il marchio e le azioni”.
Il cosiddetto vortice ha preso velocità all’inizio del mese, quando Tesla ha registrato il peggior sell off di un singolo giorno, perdendo 127 miliardi di dollari di valore di mercato.
Oltre a dover affrontare la forte concorrenza della Cina, dove i produttori di veicoli elettrici vantano auto più convenienti, ricariche più veloci e una guida automatizzata più impressionante, Tesla è stata anche colpita dalle critiche per il forte coinvolgimento di Musk nell’amministrazione del presidente Donald Trump.
Il ruolo di Musk nel governo ha, nel migliore dei casi, allontanato i potenziali clienti e, nel peggiore, ha scatenato feroci proteste, con alcuni che hanno vandalizzato le auto e incendiato le stazioni di ricarica.
In segno di solidarietà con Musk, Trump ha promesso di acquistare una Tesla e ha organizzato un evento con le auto sul prato della Casa Bianca. Ives ha definito questo come un “grande teatro politico”, ma anche un’arma a doppio taglio.
“Non risolve l’attuale problema del marchio e del calo della domanda per Musk e Tesla”, ha detto Ives nella sua nota agli investitori e in un certo senso questa situazione pone ancora di più la questione del parafulmine politico su Tesla.
Dopo che Musk ha dichiarato a Fox News che intende lavorare con l’amministrazione Trump per un altro anno, nonostante abbia ammesso di star contemporaneamente gestendo le sue aziende, da Tesla a X, “con grande difficoltà”, Ives ha dato a Tesla un po’ di raro “tough love”.
Ha invitato l’amministratore delegato a tornare al timone della sua azienda, per evitare che una contenuta battuta d’arresto del marchio si trasformi in una caduta libera.
Tesla non ha risposto alla richiesta di commento da parte di Fortune.
Evitare un “danno permanente” per il marchio
Dall’appello iniziale di Ives, le sorti di Tesla non si sono invertite, portando l’analista a continuare a chiedere a Musk di cambiare la rotta dell’azienda.
Negli ultimi cinque giorni, le azioni Tesla hanno continuato a crollare del 4,5% circa.
Il ciclo dei problemi di Tesla seguiti dal sostegno dell’amministrazione Trump è proseguito anche questa settimana: Il produttore di veicoli elettrici ha accettato di richiamare tutti i suoi 46.100 Cybertrucks a causa del rischio che la colla diventi fragile e possa causare la caduta dei pannelli in acciaio inossidabile dell’auto.
Il segretario al Commercio Howard Lutnick è venuto in aiuto di Musk, esortando gli americani, nel corso di un’intervista rilasciata mercoledì a Fox News, a fare incetta di azioni Tesla, perché “non saranno mai più così economiche”.
Mentre un investitore di lunga corso come Ross Gerber ha esortato Musk a fare un passo avanti o ad andarsene e a trovare un “Ceo più adatto” a gestire l’azienda, Ives invece si è fermato prima di parlare di un cambio della guardia in Tesla.
Ives ritiene, infatti, che il marchio Tesla sia inestricabile da Musk. Ha proposto, invece, a Musk di fare un passo indietro dal Doge per riprendere seriamente il suo ruolo di guida di Tesla.
L’amministratore delegato dovrà dimostrare di essere in grado di produrre veicoli a basso costo e di realizzare la tecnologia di guida autonoma, in fase di sviluppo da anni.
“Se lo farà, il fervore di Musk nei confronti del Doge comincerà a disperdersi tra le maggiori criticità e questo lascerà una cicatrice a Tesla”, ha detto Ives, “ma non un danno permanente al marchio”.
Ives ha mantenuto il rating “outperform” sulle azioni di Tesla, stimando che il titolo della casa automobilistica raddoppierà il suo valore nei prossimi 12 mesi fino a raggiungere i 550 dollari, ma ha detto che il futuro dell’azienda poggia solo sulle spalle di Musk.
“Diciamo le cose come stanno: Tesla sta attraversando una crisi e c’è una sola persona che può risolverla”, ha detto Ives. “Musk”.
L’articolo originale è stato pubblicato su Fortune.com