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Crescita e fiscalità al centro dei ‘Dialoghi sulla competitività’ di Fortune Italia

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“La fiscalità è un’arma competitiva: è dunque importante creare awareness su questa tematica, per aiutarne la comprensione e rafforzare la competitività del Paese”. Con queste parole il presidente dell’Università Luiss Guido Carli, Luigi Gubitosi, ha aperto i lavori dell’evento di Fortune Italia ‘Strategie di crescita e fiscalità – Innovazione e governance per competere nel futuro’, primo appuntamento del format ‘Dialoghi sulla competitività’ organizzati in partnership con il centro di ricerca Strategic Change ‘Franco Fontana’ della Luiss.

La scelta della forma ‘dialogo’ si deve ad Enzo Peruffo, Dean graduate school e direttore dello Centro ‘Franco Fontana’: “Perché dialoghi? Perché, se pensiamo a Platone, si tratta di un metodo per unire. Il tema di partenza è quello della competitività del Paese e delle imprese, oggi sfidata da tanti grandi trend globali, come quello dell’intelligenza artificiale o dell’economia dei dazi. Siamo a un punto di svolta e oggi cerchiamo di promuovere una riflessione sulla strategia fiscale, rendendo così anche un servizio alla comunità”. “Quello dei dialoghi è un nuovo format che nasce oggi e che proseguirà anche in futuro”, ha aggiunto il Ceo di Fortune Italia Leonardo Donato.

Al centro delle tavole rotonde ospitate a Roma dalla Sala delle Colonne della Luiss, il presente e il futuro del sistema tributario italiano, investito dalla recente riforma fiscale, a cui era dedicata la mattinata. In particolare, i relatori hanno approfondito i temi delle sanzioni tributarie e della loro armonizzazione con il quadro normativo europeo.

Gli interventi si sono concentrati poi sull’abuso del diritto e sulla certezza giuridica, oltre che sul ‘nuovo’ rapporto tra Fisco e contribuenti, con un focus sull’adempimento collaborativo e sulle nuove prospettive in termini di strumenti per la gestione del rischio fiscale, come il Tax Control Framerwork.

Sanzioni tributarie, con un occhio all’Europa

Il primo panel, moderato dal giornalista Rai Gianpiero Scarpati, si era dedicato al tema della sanzioni tributarie ed è stato introdotto da un focus di Giuseppe Melis, professore di Diritto tributario all’Università Luiss Guido Carli che ha definito la recente riforma fiscale “importante e ambiziosa, perché si occupa dei grandi temi della fiscalità: certezza del diritto, tutela del contribuente e restituzione di proporzionalità e ragionevolezza al sistema sanzionatorio”.

Per inquadrare la riforma nell’ambito della normativa europea è intervenuta Rosanna Angarano, Consigliere della Corte di Cassazione. A seguire, ancora sul tema delle sanzioni, hanno preso la parola Antonino Gullo, Dean Undergraduate School e Magistrale a ciclo unico alla Luiss; Alberto Marcheselli, avvocato e professore di Diritto finanziario e di Giustizia tributaria e diritti fondamentali all’Università di Genova e avvocato e Massimo Varriale, a capo del settore Coordinamento e Programmazione dell’Agenzia delle Entrate.

Il panel si è concluso con le considerazioni di Renato Loiero, Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri, sulla non retroattività del sistema sanzionatorio e sulla deroga al principio del favor rei: “L’articolo cinque del decreto legislativo n.87 del 2024 ha previsto che la riforma delle sanzioni tributarie e penali si applichi per i fatti avvenuti dopo il primo settembre dello scorso anno“.

In particolare, ha chiarito Loiero, “la scelta del legislatore è stata motivata da tre argomenti: in primis il fatto che tra i due sistemi, quello antecedente e quello successivo al decreto legislativo, c’è molta differenza; in secondo luogo, si è ritenuto che il principio del favor rei non fosse applicabile alle sanzioni amministrative e da ultimo, ovviamente, l’argomento della copertura finanziaria, perché la retroattività della riforma avrebbe potuto comportare degli effetti di gettito per i quali non non vi erano risorse sufficienti”.

Abuso del diritto

La mattinata è proseguita con una tavola rotonda sul tema dell’abuso del diritto, in cui si è discusso della ricerca del difficile equilibrio tra controllo, fiducia e certezza giudiziaria. Questo secondo ‘dialogo’ è stato introdotto da Alberto Trabucchi, condirettore generale e direttore dell’Area Fiscale di Assonime, che in proposito ha sottolineato: “Il tema è caldissimo e il vice ministro Leo ha cercato, con il suo atto di indirizzo, di ridisegnare i confini di questa disciplina travagliata”.

Tra i relatori, Loredana Carpentieri, professoressa di Diritto tributario all’Università degli Studi di Napoli ParthenopeLuca Miele, ancora professore di Diritto tributario dell’Università Roma Tre e Of counsel di Deloitte STSIvan Vacca, direttore onorario fiscalità di AssonimeFrancesca Vitale, capo settore Consulenza della direzione centrale Grandi Contribuenti e Internazionale dell’Agenzia delle Entrate, e Ilario Scafati, direttore della Direzione Legislazione tributaria e federalismo fiscale del Dipartimento delle Finanze del Mef.

“Quando si pensa alla legislazione sull’abuso – ha detto Scafati – la prima scelta da fare è: faccio una norma specifica o una di carattere più generale, come quella che abbiamo di fronte? Possiamo essere tutti d’accordo sul fatto che, almeno in questo campo, dobbiamo accettare una norma più generale”.

Un ‘nuovo’ rapporto tra Fisco e contribuenti

A conclusione della prima parte dei lavori, si è tenuta una sessione sulla gestione del rischio fiscale, che ha un ruolo sempre più rilevante per la governance aziendale. Al centro del dibattito, il Tax Control Framework (Tcf), uno strumento fondamentale per il regime di adempimento collaborativo.

Il dibattito è stato accompagnato da un intervento introduttivo di Pasquale Formica, socio fondatore e managing partner di SLF – Studio Legale e Fiscale. 

Tra i relatori del panel Luigi Vinciguerra, Generale di Brigata e capo del III reparto operazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza: “Il regime di adempimento collaborativo non è altro che un’espressione paradigmatica delle nuove logiche che devono ispirare il rapporto tra il contribuente e l’amministrazione finanziaria, orientate a un confronto sempre più costruttivo da svilupparsi in chiave preventiva”. Vinciguerra ha poi concluso: “Si deve fare meglio e insieme, questo istituto può funzionare solo se tutti ci impegnano allo stesso modo”.

Presenti anche Gianluigi Bizioli, Professore di Diritto Tributario dell’Università di Bergamo e
docente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione e of counsel PWC TLS; Nicoletta Savini, Group Head of Tax di TIM e Marco Zonetti, della Direzione centrale Grandi Contribuenti e Internazionale dell’Agenzia delle Entrate.

Infine, il presidente di Confapi Cristian Camisa, nel rispondere a uno degli spunti di riflessione lanciato dalla moderatrice Maria Carla De Cesari del Sole 24 Ore, ha sottolineato come le problematiche legate mondo delle Pmi siano molteplici e per questo “serve creare strutture nuove e avere un dialogo con l’amministrazione finanziaria finalizzato a soluzioni trasparenti”.

 

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