Il motorsport è sempre più a stelle e strisce. Qualche giorno fa Reuters ha riportato che sta per arrivare l’ok dell’Ue all’acquisizione da oltre 3 mld di euro della Moto Gp dalla spagnola Dorna. Il motomondiale raggiungerà così il gioiello di casa Liberty Media, la Formula 1, che potrebbe diventare ancora più prezioso già dal prossimo anno.
F1, diritti tv d’oro (forse)
Secondo il Wall Street Journal, i diritti televisivi della F1 solo per gli Stati Uniti potrebbero essere venduti a una cifra compresa tra i 150 e i 180 milioni di dollari all’anno, con un contratto che partirà dalla stagione 2026.
La strategia Usa di Liberty Media
Considerando che nel 2018 Espn si era aggiudicata gratuitamente i diritti della F1 dopo il mancato rinnovo dell’accordo precedente con Nbc, che valeva appena 4 mln di dollari, qualcosa nella strategia statunitense di Liberty Media ha funzionato – anche se non del tutto. Si stima che l’attuale contratto, firmato nel 2022 sempre con Espn, valga tra i 70 e i 90 mln di dollari. Allora gli spettatori erano arrivati a 1,2 milioni, e ora sono 1,1, secondo i dati Nielsen citati dal Journal.
Non è detto quindi che la F1 riesca a spuntare il prezzo che vuole, considerato che le valutazioni degli analisti di mercato sui diritti tv oscillano sui 100 mln di dollari. Secondo Stefano Domenicali, Ceo della F1, le trattative sono in corso.
Il mercato Usa è diventato sempre più centrale per la F1 negli ultimi anni. Liberty Media è d’altronde un’azienda americana, e l’espansione del mercato Usa della Formula 1 era una priorità dichiarata sin dall’acquisizione del 2017. Sono arrivate più tappe del Gran Premio (oggi si corre a Miami, Las Vegas e Austin), una serie Netflix e un film con Brad Pitt, ma anche il raddoppio degli spettatori rispetto al 2018, nonostante il leggero declino negli ultimi due anni.
MotoGp e F1 insieme
E la MotoGp? Con 3,5 mld di euro (il valore dell’acquisizione della F1 del 2017 si aggirava sugli 8 mld, tra equity e debiti) Liberty Media sta per acquistare l’86% della MotoGp dalla spagnola Dorna, che detiene i diritti di uno sport che secondo le cifre dell’operazione ha raggiunto i 4,2 mld di euro di valore. Per la prima volta le due ruote escono fuori dal perimetro europeo e raggiungono la Formula Uno oltreoceano – con il paradosso che secondo indiscrezioni del Times la F1 potrebbe essere venduta nel 2026
Motomondiale e F1 sotto lo stesso cappello, quindi, con il via libera che dovrebbe arrivare a luglio grazie alla benedizione dell’Ue, che aveva avviato un’indagine antitrust sull’operazione annunciata alcuni mesi fa. Le preoccupazioni europee riguardavano il possibile innalzamento dei prezzi una volta riunite F1 e MotoGp e alcuni rischi monopolistici in Belgio, Irlanda e Paesi Bassi, dove è presente la Liberty Global, il cui azionista più rilevante è John Malone, figura di primo piano anche nella Liberty Media americana.