Un maxi blackout quello che nella giornata del 28 aprile ha paralizzato la Spagna, con ripercussioni anche nei vicini Portogallo e Francia.
L’interruzione della corrente elettrica si è verificata intorno alle 12:30, arrestando la circolazione della metropolitana nelle stazioni di Madrid, Barcellona, Siviglia e Valencia. Semafori spenti, traffico in tilt, anche l’aeroporto di Barajas è senza corrente e persino le centrali nucleari (cinque con sette reattori in funzione) hanno smesso di produrre elettricità dopo che, secondo quanto riferito da “El Pais”, è stata interrotta la fornitura e la produzione di energia elettrica alla rete. Le autorità portoghesi hanno riferito che anche l’aeroporto di Lisbona è stato colpito dal blackout così come si sono spente le luci della Caja Magica, il complesso sportivo dove si sta svolgendo il Masters 1000 di Madrid, torneo di tennis su terra rossa.
I provvedimenti del governo
Mentre le autorità spagnole per il controllo del traffico hanno chiesto di evitare spostamenti in auto durante il blackout, il primo ministro Pedro Sanchez ha partecipato a una riunione di emergenza nel centro di controllo di Red Electrica, la società statale che gestisce la rete di trasmissione elettrica, accompagnato dalle vice premier Maria Jesus Montero e Sara Aagesen e dal ministro dei trasporti Oscar Puente.
Successivamente, Sanchez ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Nazionale al palazzo della Monocloa, sede del Governo. Nel corso dell’incontro, Red Electrica ha informato che la distribuzione di energia elettrica potrebbe essere completamente ripristinata in un periodo tra le 6 e le 10 ore.
“La Commissione Europea è in contatto con le autorità nazionali di Spagna e Portogallo, nonché con l’Entso-E (la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione, ndr), per comprendere la causa sottostante al blackout che ha colpito i due paesi iberici e l’impatto della situazione”, ha detto una portavoce dell’esecutivo Ue.
“La Commissione continuerà a monitorare la situazione e ad accertarsi che lo scambio di informazioni tra tutte le parti interessate avvenga senza intoppi. In base alla normativa Ue in vigore (codice di rete per le emergenze e il ripristino), sono stati adottati protocolli per ripristinare il funzionamento del sistema”.
La Farnesina ha allertato gli italiani in Spagna
Anche la Farnesina si è mobilitata, invitando i cittadini italiani in Spagna “a non lasciare abitazioni e uffici e ad evitare anche viaggi in auto per l’interruzione di corrente elettrica agli impianti semaforici”. Proprio il ministro degli esteri Antonio Tajani, infatti, è in queste ore a Valencia dove si è recato a un incontro con imprenditori italiani in Spagna oltre che per il congresso del Partito popolare europeo. “Con l’ambasciatore d’Italia è in contatto con i consolati a Madrid e Barcellona per seguire la situazione provocata dal blackout elettrico nazionale. I cittadini italiani sono stati contattati dai consolati d’Italia e dall’Unità di crisi da Roma con messaggi che potrebbero non essere stati ancora ricevuti sui telefoni cellulari”, riferisce la Farnesina.
Nel mentre, Terna – Rete Elettrica Nazionale S.p.a. ha rassicurato che non sono state riscontrate criticità operativa sulla rete elettrica italiana.
Possibili cause
“Al momento non possiamo fare ipotesi sulle cause”, fa sapere il capo delle operazioni di Red Electrica, Eduardo Prieto, si sta vagliando ogni ipotesi anche quella di un cyber attacco. Quest’ultima possibilità è stata ventilata anche dal viceministro portoghese per la Coesione territoriale Manuel Castro Almeida.
Parlando con i giornalisti nel corso di una videoconferenza, Prieto ha spiegato che il ripristino del servizio sta iniziando dalle parti più esterne del paese e che alcune aree del nord e dell’est hanno di nuovo l’energia elettrica. “A mia memoria e nella storia di Red Electrica non è mai successo un incidente con queste caratteristiche nel sistema elettrico spagnolo”, ha fatto sapere. “È un incidente eccezionale e straordinario, siamo concentrati a ristabilire la fornitura in modo che gli effetti sulla società siano i minori possibili”.