Quali sono le prospettive etiche della finanza contemporanea? Da questa domanda è partito il dialogo al centro del panel di Fortune Italia allo Starting Finance Investment Meeting 2025 (SFIM) del 9 maggio, ospitato dal Palazzo dei Congressi a Roma e rivolto a una platea di giovanissimi, quelli che saranno i manager del futuro. Protagoniste dell’evento Giovanna Della Posta, vice presidente di Equiter e board member di IAMazonia, e Valentina Pippolo, chief investment officer Equity Nextalia SGR. A moderare l’incontro, il giornalista Massimo Maria Amorosini.
“Nel business – ha esordito Pippolo – tutto cambia tutto continuamente. A non cambiare sono i valori con cui si fanno le cose. L’etica, il modo in cui ci si comporta rispetto a soci, clienti e fornitori, è ciò che caratterizza un’organizzazione”. Ma c’è di più. Secondo la manager: “L’etica abbassa il rischio dell’errore, perché ci pone in ascolto e quindi nella posizione di conoscere la controparte”.
Alla domanda sugli investimenti in ospitalità e studentati – e sulla possibilità che questi mantengano una coerenza etica, tutelando il territorio, l’accessibilità e la qualità della vita per residenti e studenti – Della Posta ha chiarito: “Il tema degli studentati è sociale perché si tratta di luoghi in grado di diventare veri e propri incubatori culturali, in cui nascono relazioni e si sviluppano amicizie. Equiter fa da advisor. La finanza deve ragionare su come sostenere questo tipo di progetti, che devono essere sostenibili da un punto di vista economico, ma devono basarsi anche su principi etici e valori fondanti molto solidi, che realizzano progetti ma costruiscono anche relazioni e comunità”. Per Della Posta si tratta dell’unica chiave per essere sicuri che quanto costruito si possa definire un progetto multi-generation, capace di durare nel tempo e trasferire valore alle generazioni successive, oltre quindi la next generation.
Durante l’incontro è stato poi affrontato il tema dei criteri Esg: come distinguere politiche di facciata da un impegno autentico? Per Pippolo “Esg significa tante cose e rappresenta un cambiamento potenzialmente altissimo“. La complessità aziendale in cui si adoperano questi criteri, per la manager, è a sua volta molto importante, “ma si scontra con la necessità di standardizzare. Rispetto a dieci anni fa comunque è stato fatto molto. Nelle nostre società partecipate non ce n’è una che non abbia affrontato il tema e siamo solo all’inizio”. Anche se ci sono casi in cui si tratta di marketing, “le organizzazioni che hanno fatto cose reali e interessanti sono tante“.
Della Posta è quindi andata alle origini del progetto IAMazonia, nato con lo scopo di tutelare la biodiversità migliorando così anche la condizione delle comunità locali. “La nostra è infatti una missione di conservazione forestale
e miglioramento di ecosistemi in Amazzonia, in grado di trasformare la foresta anche in un centro di generazione di valore, di cui una parte viene restituito alle comunità locali sia attraverso la creazione di posti di lavoro ma anche con il supporto delle organizzazioni no profit internazionali che ci aiuteranno a veicolare queste risorse sui territori. Così si tutela la biodiversità e si dà lavoro alle persone. Inoltre, si tratta di un’iniziativa che ha l’obiettivo di generare attività anch’esse carbon negative, che assorbono anidride carbonica oltre a generare carbon credits“. Senza una visione etica, chiarisce la manager, tutto questo non sarebbe possibile: “La finanza è una grande leva: va usata bene. Sulle risorse naturali si sta sviluppando un’economia straordinaria. Quello di IAMazonia è un percorso ambizioso, un progetto che potremmo definire perpetuo, ma ad oggi non esistono progetti della stessa scala o intensità”.
L’incontro si è concluso con le considerazioni delle due manager sul ruolo delle donne nella finanza. Per Pippolo “Le donne sono più attente e più propense all’ascolto e quindi hanno un modo di prendere decisioni molto più equilibrato. Stando ai dati, quando c’è una donna nel team è più difficile che si perdano i soldi e il rendimento è maggiore. Semplicemente dovrebbero essercene di più”. Della Posta si è invece rivolta direttamente alle giovani presenti all’evento: “Le donne spesso si accontentano di stare nelle retrovie, ma essere in prima linea dà una soddisfazione infinita. Più in alto andremo, più faremo sognare le nostre figlie. I sogni non si negoziano“.