Quasi due giovani della generazione Z su cinque si rifiutano di pagare gli ordini – anche quelli da McDonald’s – immediatamente optando invece per il pagamento a rate settimanali o mensili. E per la prima volta, questi servizi stanno addirittura superando la consolidata popolarità delle carte di credito.
La Gen Z sta scoprendo che il ‘Buy now, pay later’ è un modo più flessibile e semplice per distribuire gli acquisti su più stipendi, senza accumulare debiti ad alto tasso di interesse. Tuttavia gli esperti avvertono che l’abitudine ad utilizzare piani di pagamento rateizzati può innescare un pericoloso gioco di spese eccessive.
Il 44% dei giovani della generazione Z ha dichiarato di aver utilizzato servizi di acquisto immediato e pagamento posticipato lo scorso anno. Si tratta di 30 milioni di persone negli Stati Uniti e Sabrina Rozza è una di loro.
La venticinquenne ha raccontato a Fortune di aver usato Afterpay per finanziare una vacanza da 4.000 dollari nella Repubblica Dominicana e ha definito il sistema una “ottima alternativa” alla carta di credito, dato che ha potuto versare un acconto e poi rateizzare gradualmente per sei mesi.
“Mi ha sicuramente aiutato con la gestione del budget. E, in tutta onestà, all’epoca non guadagnavo abbastanza per saldare il debito con una carta di credito”, afferma. “Quindi mi ha concesso più tranquillità per permettermi una vacanza che desideravo tanto fare”.
Rozza afferma che anche la maggior parte dei suoi amici utilizza servizi che consentono il pagamento posticipato, ma principalmente per l’acquisto di vestiti. E non sono i soli: ad oggi, buona parte della generazione Z ritiene che il sistema li aiuti a gestire meglio le proprie finanze rispetto ad altre opzioni di pagamento, sia per via della prevedibile flessibilità finanziaria che di condizioni di prestito più semplici e allettanti.
Occhio alle clausole scritte in piccolo
Servizi popolari come Klarna, Affirm e Afterpay pubblicizzano ampiamente ai consumatori la possibilità di rateizzare l’acquisto tramite un prestito rimborsabile senza interessi.
Tuttavia, le clausole scritte in piccolo rivelano che non è sempre così semplice.
Il loro programma “paga in 4 rate” suddivide gli acquisti in quattro rate senza interessi, erogate ogni due settimane per circa due mesi tramite un prestito che non viene rilevato dai rapporti di credito (anche se questo potrebbe cambiare). A seconda del prezzo e del commerciante, potrebbe essere richiesto un acconto e i piani di pagamento più lunghi con interessi maggiori.
Inoltre, il mancato pagamento di una rata può comportare commissioni elevate.
Detto questo, in generale, i clienti tendono a restituire l’importo in tempo per evitare penali. Secondo Afterpay, il 98% degli acquisti non prevede penali per ritardato pagamento e il 95% delle rate è stato pagato puntualmente. Quindi, no, la generazione Z probabilmente non sta “annegando nei debiti” come alcuni rapporti suggeriscono; tuttavia, se non sta attenta, potrebbe prendere l’abitudine di fare il passo più lungo della gamba.
Gli esperti finanziari sono scettici
Con l’inflazione e l’incertezza del mercato che scuotono l’economia, non sorprende che la Gen Z stia esplorando nuovi modi per effettuare i propri acquisti. Infatti, quest’anno secondo Billboard, il 60% degli acquirenti di biglietti per il Coachella ha optato per il sistema di pagamento rateizzato del festival musicale, anziché pagare interamente in anticipo. E sebbene non sia chiaro quanti acquisti sarebbero andati persi se le persone avessero dovuto pagare interamente in anticipo, il dato è comunque indice di quanto siano diventati popolari i sistemi di pagamento a rate.
“Il ‘compra ora, paga dopo’ incoraggia le persone ad acquistare d’impulso“, ha detto a Fortune Noah Kerner, Ceo della società di servizi finanziari Acorns. “Incoraggia le persone a spendere troppo”.
Per i consumatori indecisi su un acquisto, poter posticipare il pagamento a una data successiva è allettante: uno studio ha rilevato che gli acquirenti tendono a spendere il 20% in più quando viene offerta loro questa possibilità. Chi sottoscrive più di un prestito del genere contemporaneamente può rapidamente ritrovarsi in complessi problemi finanziari, soprattutto considerando che ormai esistono una mezza dozzina di società ‘Buy now, pay later’.
Sebbene le carte di credito siano un’opzione da decenni e presentino i loro svantaggi, offrono al contempo delle protezioni: segnalano i dati alle agenzie di credito e spesso premiano gli utenti con punti o rimborsi in contanti. Tuttavia, secondo Afterpay, il 51% della generazione Z afferma che le carte di credito creano un senso di fastidio.
Fondamentalmente, aggiunge Kerner, le persone dovrebbero risparmiare per gli acquisti che desiderano, mentre chi usa questi servizi può accumulare debiti senza che ciò influisca sul loro punteggio di credito, rendendo più facile ignorare le spese eccessive.
“Non si dovrebbe mai spendere più di quanto si guadagna“, aggiunge Allyson Kiel, consulente patrimoniale privata presso Synovus Bank. “Se è un desiderio e non un bisogno, si dovrebbe aspettare”.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Fortune.com