Intervista a Sabrina Mangia, managing director di Mirabilandia
DOPO LA LUNGA CRISI COVID E POST-COVID, I PARCHI DI DIVERTIMENTO TORNANO A SPLENDERE, ATTIRANDO MILIONI
DI VISITATORI L’ANNO E L’ATTENZIONE DI GRANDI MARCHI PARTNER. TRA I 50 ANNI DI GARDALAND E L’ANNUNCIO DI COMCAST DI APRIRE A LONDRA IL PRIMO PARCO A TEMA UNIVERSAL IN EUROPA, APRE LA SUA NUOVA STAGIONE MIRABILANDIA, FORTE DI UN LEGAME STRATEGICO
CON PARAMOUNT (E NON SOLO). NE PARLIAMO CON SABRINA MANGIA, MANAGING DIRECTOR DI MIRABILANDIA, IL PIÙ GRANDE PARCO DIVERTIMENTI IN ITALIA CON I SUOI 850.000 MQ, OLTRE 40 ATTRAZIONI, 6 AREE TEMATICHE, SHOW, PUNTI RISTORO E NEGOZI.
Mirabilandia, il più grande parco divertimenti in Italia (con i suoi 850.000 mq di estensione poco fuori Ravenna), dopo aver consolidato le sue attrazioni mozzafiato sul target giovane, apre alle famiglie. La novità 2025 è Nickelodeon Land, la nuova area tematica creata con Paramount e sviluppata su 25.000 mq, realizzata con un investimento di 20 milioni di euro, interamente dedicata ai personaggi più iconici e amati dell’universo Nickelodeon: SpongeBob e Patrick, le Tartarughe Ninja, Dora e PAW Patrol. Nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione, Marie Marks, Senior Vice President Global Experiences di Paramount, tagliando il nastro, ha dichiarato: “Siamo estremamente orgogliosi ed entusiasti di portare l’universo Nickelodeon nel cuore dell’Italia, in un parco iconico come Mirabilandia. Nickelodeon Land è molto più di una nuova area tematica: è un’esperienza immersiva che dà vita ai nostri amati personaggi per le famiglie, ricca di emozioni e scoperte. Questa collaborazione con Mirabilandia rappresenta un passo fondamentale nella nostra strategia internazionale e rafforza il nostro legame con il pubblico italiano. Insieme stiamo creando qualcosa di unico che renderà l’offerta turistica italiana ancora più attrattiva e competitiva”.
In questo modo Mirabilandia, del gruppo spagnolo Parques Reunidos, ottimizza l’esperienza per tutta la famiglia, attraendo a sé ogni fascia d’età, dopo essersi consacrata all’avanguardia e da Guinness dei primati sotto tanti punti di vista: iSpeed, il più alto e veloce launch coaster in Italia; Katun, il più lungo inverted coaster in Europa; Divertical è il più alto water coaster al mondo ed Eurowheel, con i suoi 90 metri, è la seconda ruota panoramica più alta del continente.
Mangia, la novità di quest’anno per Mirabilandia è senza dubbio l’investimento su Nickelodeon Land.
Sì, assolutamente. L’area si chiamava Bimbopoli ed era già dedicata ai bambini ma aveva bisogno di essere completamente rivisitata. Nel 2022 abbiamo iniziato una collaborazione con Paramount inserendo il meet & greet dei personaggi e lo spettacolo live nel teatro di Nickelodeon. È stato subito un successo e, negli anni a seguire, abbiamo replicato questo format aggiungendo la parata che ogni anno aveva macchine sempre più tematizzate. Vedevamo che i bambini impazzivano per cui, dovendo mettere mano ad un’area dedicata a loro, abbiamo pensato di provare a farla con Paramount Nickelodeon. Si tratta di un progetto ambizioso perché l’area è enorme, ma abbiamo voluto mettere il nostro segno distintivo, ovvero cercare di avere delle esclusive. Oltre ad essere gli unici in Italia ad avere quest’area, abbiamo anche la casa di Spongebob più grande d’Europa.
È davvero un fiore all’occhiello.
E soprattutto ci apre ad un target sul quale eravamo forse un po’ più deboli. Non mancavano le attrazioni per i più piccoli ma mancavano sicuramente più attrazioni adatte ai bambini in età prescolare, quindi tre, quattro e cinque anni. Con Nickelodeon Land andiamo sicuramente a colmare quel gap che si era formato perché Mirabilandia da sempre è percepito come parco più adrenalinico mentre negli ultimi anni sono stati fatti tanti investimenti rivolti alle famiglie che vanno un po’ contro le aspettative dei ragazzi ma, dobbiamo puntare dove è il potere di spesa, ovvero sulle famiglie. Non manca il divertimento per i teenager, sia ben chiaro, perché abbiamo dei rollercoaster che sono da Guinnes dei primati, però era assolutamente il momento di puntare anche su altro. Mirabilandia non si ferma mai, ad esempio continua a investire molto sul palinsesto degli show per dare un’esperienza completa anche a coloro che non sono amanti delle attrazioni e dell’adrenalina. In questo modo, con gli spettacoli e le varie aree, tutti possono godere il parco appieno, con tante performance ed eventi.
Meno musica e più comicità?
Non amiamo il rumore assordante in filo diffusione della tecno o i dj-set senza soluzione di continuità. Ogni area ha il suo “mood” e le sue “vibe” e preferiamo che siano le attrazioni stesse la colonna sonora di chi dovrà vivere l’emozione dell’esperienza. Detto ciò collaboriamo con MTV naturalmente, abbiamo tanta musica e tanti momenti relax, abbiamo avuto lo Slime Fest e ora puntiamo alla risata, con due appuntamenti con Comedy Central, che è la novità di quest’anno, con nomi come Valentina Persia a giugno e Paolo Cevoli a settembre.
Di quale affluenza parliamo?
Non è nella nostra policy fornire questo tipo di numeri ma siamo comunque in crescita nonostante due stagioni particolarmente complicate a causa delle alluvioni subite in Emilia Romagna. Anche se non ci ha riguardato direttamente, sicuramente il territorio circostante ne è stato coinvolto e la percezione del disagio ha in parte spaventato il pubblico. Ora che tutto è tornato alla normalità siamo davvero al massimo del nostro splendore e, devo dire, che per la Regione siamo uno dei principali richiami turistici in un sistema integrato e ben connesso, dove tutti sono a supporto di tutti.
Ad esempio il legame con la Riviera Romagnola.
Nei mesi estivi abbiamo una quantità di turisti impressionante che viene in Riviera, creare sinergie col territorio e viceversa è inevitabile e proficuo per tutti. Ci sentiamo parte di una famiglia, fortemente collegati con le strutture ricettive della costa, per molti e molti chilometri, non solo per i nostri lidi di prossimità.
Quali sono i vostri target?
Il 60% dei nostri fruitori sono bambini e famiglie. Il restante 40% è costituito da giovanissimi, giovani, giovani adulti, coppie senza figli. E poi una piccola parte di senior, che sono i nonni che accompagnano i bambini.
Mirabilandia si presta ad iniziative e collaborazioni.
Puntiamo ad attrarre grandi marchi e brand. Abbiamo tanti partner, alcuni storici, altri più recenti, raramente occasionali, perché chi collabora con noi difficilmente ci lascia a meno che non ci sia un cambio di strategie. L’estate è tipicamente il momento in cui ci possono essere brand che vogliono fare delle attivazioni tipo “guerriglia”, altrimenti la maggior parte dei nostri partner sono con noi tutta la stagione dall’apertura alla chiusura, da maggio a novembre.
Che tipo di azioni di marketing possono fare i vostri partner?
Qualsiasi. C’è chi decide di tematizzare un’attrazione o altri che magari decidono di fare momenti promozionali all’interno del parco solo in alcuni weekend. Noi siamo molto collaborativi e pronti a mettere tutti nelle migliori condizioni, anche nel nostro interesse: “eventizzare” il parco può essere motivo di maggior interesse da parte del pubblico.
Rispetto ai vostri competitor va sottolineata con piacere la qualità del cibo molto alta, cosa non scontata. Anzi, in luoghi del genere si tende a puntare su cibo dozzinale.
Ce lo dicono in tanti e ne siamo davvero fieri. È una cosa sulla quale abbiamo lavorato, ma siamo in Emilia Romagna e sarebbe un po’ distonico venire qua e mangiar male, sarebbe un errore. È sicuramente un selling point su cui abbiamo sempre puntato fortemente.
Qual è la provenienza dei fruitori del parco?
Siamo un parco di destinazione nazionale quindi, tolta l’Emilia Romagna che la fa da padrona, abbiamo provenienze da tutta Italia più qualcosa dall’estero che però pesa per un 5-7%. Abbiamo un tour operator interno che ci dice che le due città di maggior provenienza, per chi viene da fuori, sono Roma e Napoli, quindi Lazio e Campania. Anche le regioni limitrofe come Toscana, Marche e Umbria sono molto recettive, e abbiamo ottime percentuali di provenienza anche da Lombardia e Veneto, regioni dalle quali distiamo circa due ore e mezza. Non siamo così lontani né per il Centro, né per il Nord. Abbiamo meno visitatori dalle isole, e percentuali comunque in aumento dalla Liguria e dalla Puglia.
A questo punto quali obiettivi si dà a medio e lungo termine?
Abbiamo diverse idee e iniziative in pancia per i prossimi cinque anni, ci sono diversi progetti di cui però non posso ancora parlare. Desideri nel cassetto che racconterò a Fortune Italia la prossima volta, appena sarà possibile annunciarli.