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Infrastrutture condivise per la sostenibilità

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La condivisione delle infrastrutture favorisce la crescita sostenibile del Paese. A dirlo è lo studio di impatto ‘Il valore di INWIT per lItalia’, realizzato da The European House – Ambrosetti (TEHA) e volto ad indagare il contributo delle infrastrutture digitali del primo tower operator italiano – e tra le principali digital infrastructure company tricolore – allo sviluppo dei territori.

“Lo studio TEHA evidenzia come Il modello di business delle infrastrutture digitali e condivise impatti positivamente su Pil, occupazione e indotto, creando valore per la filiera telco e i territori. INWIT continua ad investire nella rete di infrastrutture multi-operatore che abilita la connettività e la trasformazione digitale del Paese”, ha chiarito il Direttore Generale di INWIT Diego Galli durante la seconda edizione del Sustainability Day del 19 maggio, ospitato dalla sede dell’Associazione Civita a Roma.

L’ammontare dei costi evitati agli operatori di telecomunicazioni mobili in Italia, tra il 2015 e il 2024, grazie al modello di condivisione, è di 15,8 miliardi di euro a seguito della la separazione tra infrastrutture e servizi. “La condivisione delle infrastrutture, che sono aperte a tutti gli operatori, crea efficienza industriale attraverso i meccanismi di economia di scala, di economia della condivisione appunto e di economia della specializzazione. E anche mediante l’accesso a modalità di finanziamento che riducono il costo del capitale“, ha spiegato ancora Galli.

Condividere infrastrutture consente cioè di massimizzare l’utilizzo della capacità esistente, evitandone la duplicazione, con importanti effetti economici. Ma non solo. Significa anche ridurre limpatto ambientale, migliorando laccessibilità e la capillarità dei servizi. Nel periodo considerato dallo studio, la condivisione di torri di telecomunicazione mobili ha, infatti, permesso di risparmiare suolo e risorse –  materiali ed energetiche. In questo modo è stato anche possibile evitare lemissione di oltre 2,5 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti a quelle di 1,7 milioni di voli intercontinentali Roma – New York.

Il valore di Inwit per il Sistema Italia

Secondo lo studio Teha, il modello di business di INWIT ha effetti positivi sulla filiera e sul Sistema Paese. L’impatto sul Pil nel 2024 è stato infatti di 1,3 miliardi di euro, con il 30,5% di ricavi reinvestiti.

Sempre lo scorso anno la compagnia ha inoltre attivato una rete estesa di filiere economiche su tutto il territorio nazionale, collaborando con oltre 550 fornitori italiani per un valore complessivo di forniture e subforniture di 272,1 milioni di euro, distribuiti in tutti i territori italiani.

Questa traiettoria di crescita è stata sostenuta da un impegno crescente in termini di investimenti, con un focus mirato sullo sviluppo della rete infrastrutturale, sulla digitalizzazione e sull’innovazione tecnologicaTra il 2015 e il 2024, gli investimenti cumulati di INWIT in Italia hanno raggiunto 1,4 miliardi di euro, con ulteriori 1,5 miliardi di euro previsti nel periodo 2025–2030, per un totale complessivo di circa 2,9 miliardi di euro nel periodo 2015-2030. Nel 2024, il 71% delle risorse allocate è stato destinato a interventi per potenziare la capillarità della rete e accelerare la transizione digitale.

E poi c’è l’impatto sull’occupazione. Il moltiplicatore occupazionale individuato dal report è pari a 9,7x: “Questo vuol dire – ha spiegato il Direttore Relazioni esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT, Michelangelo Suigo – che per ogni dipendente diretto ce ne sono 8,7 generati nell’indotto. E ciò porta a oltre 3.200 persone stabilmente occupate nel 2024 grazie alla nostra attività”. Inoltre, la quota di donne impiegate in INWIT è del 40% sul totale, un valore superiore – stando allo studio – sia alla media settoriale che italiana.

Con oltre 25mila torri INWIT attualmente ha almeno un’infrastruttura nell82% dei Comuni italiani e con il Piano Italia 5G del PNRR sta portando le proprie torri, equipaggiate con il 5G degli operatori, in 1.385 aree a fallimento di mercato, o in digital divide, altrimenti non raggiungibili dalla connettività mobile.

Rimanendo sempre sul 2024, INWIT è presente con almeno una propria torre in oltre il 70% dei comuni italiani classificati dallIstat a elevata vulnerabilità sociale ed economica. Si tratta di 3.160 comuni che ospitano circa 23,2 milioni di residenti, pari a oltre il 91% della popolazione che vive in aree svantaggiate.

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