Un calcio dilettantistico più inclusivo e consapevole, capace di riflettere i valori del rispetto e dell’uguaglianza. È questo l’obiettivo della nuova campagna “Tattiche contro l’omotransfobia” promossa dalla Lega Nazionale Dilettanti in collaborazione con Arcigay e Gaynet, e presentata presso ‘Esperienza Europa – David Sassoli’ a Roma.
Un’iniziativa fortemente simbolica, lanciata in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia del 17 maggio, che punta a contrastare le discriminazioni nel mondo dello sport, a partire dai campi di calcio dilettantistici.
“Crediamo che i ragazzi che militano nella Lega Dilettanti debbano sentirsi liberi di essere sé stessi. Solo così potranno esprimere il loro massimo potenziale anche sul campo”, ha spiegato Luca De Simoni, Coordinatore Area Responsabilità Sociale della LND. “Vogliamo rendere la Lega un luogo sempre più accogliente”.
La campagna non si limita alla sensibilizzazione. Il prossimo 29 maggio, infatti, la LND organizzerà un corso di formazione rivolto a tutti i dipendenti, con l’obiettivo di creare un ambiente sportivo sicuro e rispettoso per tutti. “La scelta di formare allenatori e personale è un passo importante”, ha commentato Gabriele Piazzoni, Segretario generale di Arcigay. “Molti giovani hanno paura di mostrarsi per ciò che sono. È fondamentale che sentano di essere protetti dalle istituzioni sportive”.
Sullo stesso tono l’intervento di Rosario Coco, Presidente di Gaynet: “L’omofobia incide profondamente sulle dinamiche di squadra. Un giocatore discriminato è un giocatore che porta un peso, e quel peso condiziona tutta la squadra”.
Anche l’Unione Europea si conferma alleata nella battaglia contro le discriminazioni. “L’Europa c’è, legifera, ed è pronta ad essere sempre più presente”, ha assicurato Luca Nitiffi, funzionario del Parlamento Europeo.
In un contesto in cui lo sport può e deve essere veicolo di valori civici, la collaborazione tra LND, Arcigay e Gaynet rappresenta un modello virtuoso di come le istituzioni sportive possano giocare un ruolo centrale nel costruire una società più inclusiva, dentro e fuori dal campo.