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La nuova hydrogen valley di Modena

idrogeno hydrogen

L’accordo tra Regione e Snam punta sull’Hydrogen innovation center di Modena. La versione completa di questo articolo, a firma di Morena Pivetti, è disponibile sul numero di Fortune Italia di luglio/agosto 2021.

L’EMILIA ROMAGNA accelera sulla transizione energetica e la decarbonizzazione e si propone come punta di diamante per la sperimentazione e l’utilizzo dell’idrogeno e del biometano, per lo sviluppo della mobilità sostenibile e il miglioramento dell’efficienza energetica. E lo fa con un partner d’eccellenza: il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha siglato un protocollo d’intesa con Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo.

Qualche giorno dopo, a fine maggio, a conferma della stessa strategia, Snam ha annunciato l’avvio dell’hydrogen innovation center a Modena, il primo hub nazionale per le tecnologie dell’idrogeno che ha l’obiettivo di aggregare partner e centri di ricerca universitari, proprio per accelerare lo sviluppo di questa nuova filiera energetica.

“Vogliamo fare dell’Emilia Romagna la Regione della sostenibilità ambientale, economica e sociale – ha spiegato il presidente Bonaccini – investendo su innovazione, ricerca e conoscenza avendo come guida il nostro piano energetico regionale: costruire un sistema territoriale che utilizzi le energie rinnovabili e raggiunga la decarbonizzazione prima del 2050”. “Con questa collaborazione mettiamo a disposizione del territorio – ha argomentato Alverà – le competenze e le capacità realizzative di Snam nel biometano, nell’idrogeno, nell’efficienza energetica e nella mobilità sostenibile, per dare vita a progetti per la transizione energetica”.

Il protocollo prevede azioni per diffondere l’uso dell’idrogeno pulito nelle industrie e nei trasporti, con la graduale decarbonizzazione dei distretti industriali e civili e candidare così l’Emilia Romagna ad essere una delle ‘hydrogen valley’ italiane. La cooperazione nel biometano prevede di impiegare le biomasse agricole e i rifiuti organici della raccolta differenziata per alimentare l’autotrazione. Per la mobilità sostenibile si lavorerà con le aziende del trasporto pubblico locale ad abbattere le emissioni e a favorire un maggior uso di carburanti ecologici e la transizione energetica delle flotte pubbliche e per il trasporto di persone e merci.

Infine, nel campo dell’efficienza energetica l’accordo vaglierà con gli enti locali misure per la riqualificazione degli immobili e degli uffici pubblici – ospedali, Rsa, case popolari, scuole e università – realizzando analisi di fattibilità e progetti pilota da condividere con il sistema della ricerca, a partire dalle università.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di luglio/agosto 2021. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

 

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