A partire da luglio, circa un milione e 200 mila dipendenti pubblici italiani potranno finalmente godere di un alleggerimento fiscale grazie al taglio del cuneo. Questa iniziativa, che mira a ridurre il carico fiscale sui lavoratori, si sommerà agli aumenti previsti dalla legge di Bilancio, tra cui l’una tantum e gli arretrati anti-inflazione.
Il taglio del cuneo, annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), sarà applicato a tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, dalle locali a quelle centrali. A beneficiarne saranno anche gli ‘statali’, ovvero i dipendenti dei ministeri, delle agenzie e delle autorità, insieme al personale scolastico.
Il meccanismo di decontribuzione prevede che i benefici verranno corrisposti tramite la piattaforma NoiPa, gestita dal Ministero dell’Economia, sul cedolino del mese successivo a quello in cui viene riconosciuto il vantaggio. Di conseguenza, il pagamento relativo alla mensilità di luglio verrà erogato insieme al cedolino di agosto. Lo stesso schema verrà applicato per i mesi successivi, fino a dicembre 2023, con il pagamento erogato a gennaio 2024.
Il taglio del cuneo fiscale comporterà un alleggerimento del 7% per 335mila dipendenti con una retribuzione lorda mensile inferiore a 1.923 euro e del 6% per altri 860mila dipendenti con una retribuzione inferiore a 2.692 euro lordi mensili. Questa misura, introdotta durante la conversione del Decreto Lavoro approvato lo scorso luglio, mira a sostenere le fasce di reddito più basse e a garantire maggiore flessibilità economica ai dipendenti pubblici.
Per i dipendenti delle amministrazioni centrali e del comparto scuola, a questo taglio del cuneo si aggiungeranno anche gli aumenti previsti dalla legge di Bilancio, finalizzati a contrastare l’inflazione e a preparare il terreno per i contratti del 2022-2024. Gli aumenti saranno erogati sotto forma di una tantum dell’1,5%, distribuita in più mesi, e degli arretrati maturati da gennaio a luglio.
A livello pratico, i dipendenti pubblici noteranno un incremento significativo sulla loro busta paga di agosto. Ad esempio, un dipendente ministeriale riceverà 185 euro in più inizialmente e, una volta saldati gli arretrati, 23 euro aggiuntivi al mese.
Per i dirigenti, l’incremento sarà ancora più sostanzioso, con livelli più alti che otterranno 534 euro in più ad agosto e poi un aumento tra i 52 e i 66 euro mensili. Per i funzionari, gli aumenti saranno compresi tra 29 e 44 euro al mese, mentre per gli assistenti partiranno da 24 euro e arriveranno fino a 31 euro al mese.