PGIM_970x250_HEADER

Ue, per un mercato unico dei capitali la Spagna propone le ‘mini coalizioni’

carlos cuerpo, ministro dell'economia spagnolo
PGIM_970x250_ARTICOLO
Velasco25 Articolo

Mario Draghi lo ripeteva da ben prima della presentazione del report sulla competitività europea che ha riportato l’argomento al centro dell’attenzione: serve (anche) un mercato unico dei capitali per colmare il gap di investimenti con i concorrenti dell’Ue. Un gap da 800 mln di euro da riempire grazie all’integrazione finanziaria. Ora dalla Spagna arriva una proposta per cercare di colmare quel gap: delle ‘mini coalizioni’, una versione rivista delle poco fortunate cooperazioni rafforzate europee.

Per superare lo stallo sull’armonizzazione dei mercati di capitali Madrid vuole un nuovo meccanismo che permetterebbe a dei “laboratori” da almeno tre membri Ue di portare avanti iniziative senza il consenso di altri Paesi. Come hanno riportato El Pais e Financial Times, l’obiettivo sarebbe spingere per l’unione del mercato dei capitali, anche facendolo a velocità diverse tra Paesi membri. Il Ft riporta che la Spagna vuole un sistema di rating del credito armonizzato per le piccole e medie imprese che permetta di raccogliere fondi a tassi convenienti anche in altri Paesi.

Gli auspici di Draghi e Letta e le cooperazioni rafforzate

Nel report al quale ha lavorato per più di un anno, l’ex premier italiano ed ex capo della Bce ha stilato le priorità da seguire per ripristinare la capacità del continente di competere. Oltre ai soldi, tanti, servono direzioni decise. Tra queste – debito comune e scommessa sulla tecnologia, tra le altre – Draghi pensa anche alle cooperazioni rafforzate, il cui meccanismo attualmente prevede un minimo di nove aderenti. Raramente queste cooperazioni – con quel numero minimo di partecipanti – hanno portato a risultati concreti.

Per sperare di recuperare un gap di crescita del 30%, ha ripetuto Draghi nelle settimane dopo la presentazione del rapporto, “i singoli Paesi europei sono semplicemente troppo piccoli”. Per ottenere dimensioni maggiori, ha affermato, “serve dimensione e questo si ottiene solo se ci integriamo”. Per aumentare gli investimenti servono anche i risparmi privati, aveva spiegato un altro ex premier italiano, Enrico Letta, e l’unico modo per farli entrare in circolo è sbloccare le barriere tra paesi. Un mercato unico dei capitali andrebbe in questo senso, così come un utilizzo delle cooperazioni rafforzate su singole iniziative che lo rendano più vicino.

La proposta spagnola per un mercato unico dei capitali

Nella proposta spagnola, commentata dal ministro dell’economia spagnolo Carlos Cuerpo al Financial Times prima della presentazione agli altri ministri Ue, il tema dell’integrazione economica viene declinato in dei mini “laboratori di competitività” da minimo tre Paesi dove testare nuove idee per cooperare. “Le raccomandazioni italiane rappresentano un lavoro enorme per tutti”, ha detto. Per ora non si conoscono eventuali altri partecipanti a un “laboratorio” di iniziativa spagnola sul rating del credito.

Esponendo la proposta della Spagna per un “laboratorio di competitività”, in cui tre o più paesi dell’UE potrebbero testare idee per la cooperazione, il ministro ha ricordato i 19 mesi che servono a un legge Ue per vedere la luce, ribadendo che per le riforme più importanti non è possibile aspettare tanto.

Nell’immagine in evidenza Carlos Cuerpo, ministro dell’economia spagnolo – Ansa Foto/EPA/OLIVIER HOSLET

PGIM_300x600_ARTICOLO side
PS25 Box

Leggi anche

Ultima ora

Iscriviti alla nostra Newsletter

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.