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Apple: Tim Cook ricorda la previsione di Steve Jobs e parla di AI

Tim Cook
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Velasco25 Articolo

In una nuova intervista con Wired questa settimana, il Ceo di Apple Tim Cook ha parlato apertamente del suo rapporto con Steve Jobs, raccontando come proprio la visione del leggendario fondatore lo abbia convinto che Apple avrebbe prosperato, anche quando i critici pensavano fosse destinata al fallimento.

“Se ricordate, Michael Dell aveva detto che se fosse stato il Ceo, avrebbe chiuso Apple e avrebbe semplicemente restituito qualsiasi asset rimasto agli azionisti”, ha detto Cook. “Michael ha solo detto quello che quasi tutti gli altri pensavano”.

Ma una conversazione con Jobs nel lontano 1998 ha cambiato tutto. “Quando sono uscito per parlare con Steve del lavoro in Apple, mi è sembrato così vivo e così diverso. Era appassionato del prodotto, di Apple e del suo scopo”, ha detto Cook. “Da quel momento, non ho mai pensato che Apple sarebbe fallita”.

Cook sarebbe poi entrato in Apple, lasciando una posizione sicura in Compaq nonostante gli avvertimenti dei colleghi sullo stato precario dell’azienda di Jobs (badate bene, questo è avvenuto anni prima dell’arrivo di iPod, iTunes e iPhone, che hanno segnato quella che molti considerano la rinascita di Apple). Dopo la morte di Jobs nel 2011, Cook ha assunto la carica di Ceo, supervisionando la trasformazione dell’azienda in uno dei marchi più preziosi al mondo.

Cook va nel vecchio ufficio di Steve Jobs per trovare ispirazione

A più di un decennio dalla morte di Jobs, il suo vecchio ufficio presso l’ex sede centrale di Apple, One Infinite Loop, è rimasto intatto. Cook ha rivelato che visita ancora l’ufficio di tanto in tanto, trovando ispirazione nello spazio in cui lavorava Jobs.

“Nessuno si è mai trasferito lì”, ha detto Cook a Wired. “Mi piace il mio legame con Steve, e mi piace il legame dell’azienda con Steve. Da lui emanano i nostri valori e il nostro Dna”.

L’ufficio è un po’ una pietra di paragone per Cook, ma anche un promemoria dell’influenza di Jobs sulla cultura di Apple. Un effetto che dura nel tempo. Mentre Apple Park è ora la sede centrale dell’azienda, One Infinite Loop, a Cupertino in California, rimane un simbolo.

L’intelligenza artificiale sta per “reinventare” tutto in Apple

Anche per Apple si apre una nuova era di innovazione tecnologica e Cook vede l’intelligenza artificiale come il prossimo capitolo trasformativo per l’azienda. “L’intelligenza artificiale segnerà una nuova era, un nuovo capitolo per iPhone, iPad e Mac”, ha affermato Cook durante l’intervista. “Siamo solo all’inizio”.

Cook ha evidenziato il potenziale dell’intelligenza artificiale di rimodellare il modo in cui gli utenti interagiscono con i prodotti Apple, rendendoli più intuitivi e in grado di gestire attività complesse e articolate. Mentre Siri rimane una pietra angolare degli sforzi di Apple in materia di intelligenza artificiale, Cook ha suggerito altri  progressi significativi all’orizzonte.

“Penso che più persone avranno una relazione con Siri, perché diventerà più rilevante a livello personale e sarà in grado di togliere compiti” dalla lista delle cose da fare, ha affermato il manager. Per Cook, insomma, l’AI ha lo stesso potenziale rivoluzionario dell’introduzione della tecnologia multi-touch nell’iPhone, che ha rivoluzionato gli smartphone. Con l’intelligenza artificiale, il Ceo ritiene che Apple sia pronta a inaugurare una nuova era di innovazione, proprio come ha fatto nei decenni passati.

L’articolo originale è su Fortune.com

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