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L’evoluzione delle tecnologie al servizio della comunità, parla Enza Truzzolillo (Lenovo Italia)

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Velasco25 Articolo

Come vogliamo ottenere il meglio dall’intelligenza artificiale? Enza Truzzolillo, Ad di Lenovo per l’Italia, disegna l’evoluzione delle tecnologie al servizio della comunità.

Il 2025 potrebbe essere “l’anno dell’AI al servizio delle organizzazioni e della collettività, generando valore e diffondendo benessere”. È l’auspicio di Enza Truzzolillo, da ottobre Ad e General manager Lenovo per l’Italia e Israele. In azienda dal 2014, ha contribuito alla crescita del colosso tech che nel mondo fattura 57 mld di dollari ed è 248esimo nella classifica Fortune Global 500. “L’AI – prevede la manager – ci connetterà e supporterà sempre di più, quindi il 2025 potrebbe essere l’anno dei gemelli digitali”.

Enza Truzzolillo, mi racconta brevemente il percorso professionale che l’ha portata ad assumere il ruolo di Ad di Lenovo per Italia?
È da oltre trent’anni che ho il privilegio di lavorare in un settore così stimolante come quello dell’information technology, aiutando le imprese a valorizzare le potenzialità offerte dalla tecnologia. Molti di questi anni, gli ultimi dieci, li ho passati in Lenovo, che è una delle aziende più innovative, non solo nel mondo degli smart device, ma anche delle infrastrutture, tecnologie che ho seguito da vicino, guidando la strategia di crescita per tutto il mercato italiano. Ho avuto il piacere di lavorare al fianco dei migliori professionisti del settore, che hanno contribuito ad arricchire il mio percorso professionale, come Emanuele Baldi (ex Ad di Lenovo Italia, ndr).

Nel mondo dell’IT ci sono ancora poche donne in posizioni apicali come la sua. Cosa l’ha portata ad avvicinarsi al settore della tecnologia? E che consigli darebbe a una giovane donna con le sue stesse ambizioni?
Ho sempre pensato che la tecnologia possa determinare una società più sicura, connessa e inclusiva. In Lenovo ho trovato questa visione, dove peraltro c’è un percorso di crescita costante della presenza di donne in ruoli dirigenziali, con un approccio che premia il merito prima di ogni cosa. Credo che l’essere donna mi abbia dato una marcia in più in termini di capacità relazionale, pensiero critico, procedere con metodo. Qualità che hanno contribuito alla mia carriera. Il mio consiglio è allenare il coraggio e accettare i rischi, scegliere il proprio percorso con più fiducia e autostima.

Lei ha una vasta esperienza nel settore IT, dal mercato server fino al segmento grandi organizzazioni. In che modo questo percorso ha influenzato la sua visione e quali sono oggi le sue priorità come Ad di Lenovo Italia?
Oggi sono ben consapevole delle potenzialità di quella che definiamo la nuova architettura dell’IT che oggi è attraversata orizzontalmente dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, rendendo tutto più personale, potente e accessibile. Questa architettura, che va dai device all’infrastruttura, ha contribuito a rendere le imprese italiane più competitive e resilienti. Quello che vogliamo fare in Lenovo è portare a tutti questi vantaggi, dalle piccole imprese del made in Italy alle grandi organizzazioni, che siano aziende o istituzioni.

Sono stati resi pubblici da poco i risultati dell’ultimo trimestre, siete soddisfatti? Come fa Lenovo a restare competitiva sul mercato?
Non possiamo che essere soddisfatti dei risultati che stiamo raccogliendo, sia a livello globale che di mercato. Ed è proprio questo il punto di forza di Lenovo: essere una grande multinazionale, con due grandi centri direzionali, negli Stati Uniti e in Cina, con centri di produzione, ricerca e sviluppo in tutto il mondo, anche in Europa, ma con un approccio locale ai singoli mercati. Per questo ogni mercato è guidato da persone locali e il senior management team di Lenovo è composto da 16 membri di molte nazionalità diverse.

Quanto è centrale il mercato italiano per Lenovo?
L’Italia rappresenta un mercato di rilievo nella regione EMEA, abbiamo una leadership consolidata nelle medie e grandi organizzazioni e siamo protagonisti nel mercato consumer. Con il brand Motorola abbiamo raggiunto la terza posizione nel mercato degli smartphone, un lavoro straordinario guidato da Carlo Barlocco. È il Paese su cui Lenovo ha investito per l’apertura del primo concept store in Europa, Spazio Lenovo – nel cuore di Milano – dove si incontrano i nostri clienti da tutto il mondo per conoscere le ultime tendenze del digitale. Lenovo è particolarmente orgogliosa delle collaborazioni con le università italiane, i centri di ricerca e la scuola, con le aziende che sono eccellenze italiane nel mondo, dalla costruzione di automobili da competizione alla moda.

 Come giudica le prestazioni del mercato IT in Italia?
C’è stata una crescita significativa, ma ci sono ancora molte sfide. Le piccole e microimprese italiane spesso non investono abbastanza in nuove tecnologie a causa della mancanza di competenze digitali e di risorse finanziarie e sono quelle che alimentano il Made in Italy. Per queste aziende Lenovo ha creato un modello accessibile a chiunque, che consente di pagare solo la tecnologia che si utilizza, dal dispositivo all’high performance computing. Compresa l’AI.

Lenovo collabora con importanti centri di ricerca italiani come Cineca, l’Università di Pisa e il CMCC. Perché questo tipo di partnership è importante per il Paese?
Queste collaborazioni sono merito dell’eccellenza del nostro business delle infrastrutture, da sempre guidato da Alessandro de Bartolo, e rappresentano un motivo di orgoglio sotto diversi aspetti, perché sono funzionali alla ricerca scientifica, aiutano i nostri scienziati a risolvere le più grandi sfide dell’umanità, dal cambiamento climatico alla ricerca sull’energia pulita, e poi sono rese possibili grazie alla nostra tecnologia, che rende il supercalcolo sostenibile dal punto di vista energetico grazie al raffreddamento a liquido. Una tecnologia di cui siamo inventori e leader di mercato. Senza il supercalcolo non sarebbe sostenibile.

Parliamo di intelligenza artificiale: a che punto siamo in Italia? Che opportunità ci sono e che ruolo ha e avrà Lenovo in questo scenario?
Luca Rossi (presidente del Gruppo Intelligence Devices di Lenovo, ndr), ha recentemente dichiarato che siamo solo all’1% del potenziale dell’intelligenza artificiale. Rende bene l’idea del percorso che abbiamo davanti, si tratta di una rivoluzione epocale. In Italia l’adozione è ovviamente in crescita sia da parte del pubblico che del privato e abbiamo una strategia che mira a creare un ecosistema favorevole all’AI. Tema centrale è quello delle competenze, perché beneficerà dell’AI chi hai i dati e chi ha la capacità di gestirli. Dal punto di vista tecnologico, oggi tutte le imprese del Made in Italy possono realizzare servizi AI a basso costo, aumentando la produttività e la competitività. Il nostro ruolo è quello di renderla accessibile nei dispositivi, che diventano sempre più personalizzabili ed efficienti grazie all’AI, e con le infrastrutture, affinché i modelli girino con il minor impatto energetico.

È diffuso il timore che l’AI possa sostituire l’uomo. Può succedere davvero? Come vede il futuro del lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale?
Anche se fornissimo ancora più dati e potenza all’intelligenza artificiale, le macchine non potrebbero diventare come noi. Da sempre gli esseri umani hanno creato un ambiente attorno alle tecnologie, con un sistema di regole che hanno trasformato la società. Penso che arriveremmo allo stesso punto per l’intelligenza artificiale, come è successo per le automobili o per Internet. La vera domanda da porsi è: come vogliamo ottenere il meglio dall’intelligenza artificiale?

I fatti di cronaca continuano ad alimentare i timori rispetto alla sicurezza dei dati personali e alla tutela della privacy, che crescono con l’ascesa dell’AI. Da leader IT, ci spiega in che modo state lavorando per garantire sicurezza ai vostri device?
L’AI ha enormi potenziali e porta con sé grandi responsabilità. In Lenovo siamo consapevoli della necessità di uno sviluppo responsabile dell’AI, della necessità di seguire valori etici condivisi, per questo siamo tra i firmatari dell’AI Pact promosso dalla Commissione europea. Allo stesso tempo andiamo avanti con lo sviluppo di modelli in linea con gli standard più elevati a livello globale nell’uso pubblico, privato e personale dell’AI. Abbiamo un approccio che consente ai nostri clienti di essere guidati nella protezione dei propri dati e della privacy in funzione dei modelli che vengono utilizzati. Un approccio che non riguarda solamente i dispositivi, ma viene applicato alle nostre infrastrutture e ai servizi. Partiamo dai modelli AI pubblici, come ChatGPT, l’utente deve essere consapevole che fa riferimento a uno spazio accessibile a tutti e la protezione dei dati è limitata. Poi vengono i modelli AI privati, diciamo aziendali, in questo perimetro i dati risiedono all’interno dell’organizzazione e sono fruibili solo da un gruppo di persone. Alle imprese garantiamo la sicurezza delle nostre soluzioni attraverso i nostri servizi secondo modelli open source che scegliamo con il cliente. E poi ci sono i modelli AI personali, quelli che risiedono nei dispositivi intelligenti, accessibili solo dall’utente e personalizzabili secondo le volontà dell’utente. Riteniamo che questi modelli possano coesistere garantendo la massima sicurezza dei dati, secondo un approccio che noi definiamo hybrid AI.

La sostenibilità è diventato un tema centrale, considerato che lo sviluppo e l’utilizzo dell’AI richiedono un costo ambientale significativo, in termini di consumo energetico dei data center e dell’hardware necessario. Quali strategie sta adottando Lenovo per mitigare l’impatto ambientale delle proprie tecnologie?
L’impegno per la sostenibilità permea ogni aspetto delle nostre attività di business, siamo orgogliosamente pionieri di iniziative che hanno ricevuto importanti riconoscimenti e che abbiamo condiviso con l’intera industria, come il servizio di compensazione della CO2 per i nostri dispositivi, lo studio sui materiali riutilizzabili, i programmi di raccolta delle componenti inutilizzate per il ricondizionamento, ma anche iniziative di community, per coinvolgere il nostro canale su iniziative di economia circolare, fino a tecnologie di cui siamo leader come il raffreddamento a liquido nei server. Stiamo anche trovando soluzioni di predizione per identificare potenziali danneggiamenti dei componenti nei dispositivi, predicendo eventuali guasti con l’AI, migliorando il ciclo di vita dei dispositivi. Una nuova frontiera su cui stiamo investendo è l’autoriparazione dei dispositivi.

In che modo lo sviluppo e l’implementazione di nuove tecnologie contribuiscono a creare una società più equa e inclusiva per tutti?
Le tecnologie sono pervasive e il digitale ha trasformato completamente la società. Penso alla scuola, al mondo del lavoro, ma anche ai servizi al cittadino e alla sanità, settori interi in cui il digitale ha semplificato l’accesso. C’è poi un aspetto che riguarda il design delle tecnologie, qui Lenovo ha creato un’eccellenza, il Product Diversity Office. Su questo fronte, mi piace citare il lavoro che stiamo portando avanti in Italia insieme ad ASPHI, no-profit che si occupa di tecnologie assistive per aiutare le persone con disabilità a partecipare pienamente alla vita digitale. Un’associazione nata negli anni Ottanta per aprire il mondo del lavoro ai programmatori non vedenti.

 Avete da poco annunciato un’estensione della partnership con Formula 1 e con Ducati continuate a collezionare successi. Qual è il valore di queste sponsorship e quanto conta oggi la tecnologia nello sport?
Sponsorship di questo tipo contribuiscono ad aumentare la riconoscibilità del nostro brand a livello globale, in piena condivisione di valori. In ambienti fortemente competitivi come quelli del motorsport, la tecnologia oggi rappresenta un elemento cruciale per raggiungere risultati sempre migliori, ma anche per gestire le sfide, come quelle ambientali, migliorando continuamente l’esperienza finale degli spettatori, come nel caso di F1. Continuiamo a collezionare successi con Ducati Corse, che ci offre una grande visibilità globale, oltre a sfidare la nostra tecnologia in ogni weekend di gara.

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