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Cofondatore di Instagram: “Per Zuckerberg eravamo una minaccia”

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Velasco25 Articolo

Secondo il cofondatore di Instagram Kevin Systrom, Mark Zuckerberg vedeva la piattaforma come una minaccia al dominio di Facebook e per questo avrebbe privato l’applicazione di risorse e supporto dopo averla acquisita. La testimonianza fa parte della storica causa della Federal Trade Commission (FTC) contro Meta: l’agenzia governativa sostiene che l’azienda abbia cercato di consolidare un monopolio illegale sui social media in parte attraverso l’acquisizione di Instagram.

Martedì Systrom ha testimoniato che Instagram avrebbe avuto il potenziale per prosperare in modo indipendente e senza aver bisogno dell’infrastruttura o delle risorse di Meta per crescere. Ha affermato inoltre che l’azienda sarebbe stata in grado di lanciare importanti novità, come la messaggistica privata e le funzionalità video, anche se fosse rimasta indipendente.

In seguito, durante il controinterrogatorio degli avvocati di Meta, Systrom ha riconosciuto che la crescita di Instagram “sarebbe potuta andare in entrambi i modi”, ma ha sostenuto che “la probabilità che fallissimo era bassa”.

La testimonianza è una spinta alla tesi della FTC secondo cui Meta avrebbe acquisito Instagram e successivamente WhatsApp per schiacciare la concorrenza e stabilire un monopolio illegale nel mercato dei social media. L’agenzia ha cercato di dimostrare che Instagram era un concorrente di Facebook in rapida crescita che sarebbe diventato un vero e proprio rivale se fosse rimasto un’azienda indipendente.

I rappresentanti di Meta non hanno risposto alla richiesta di commento di Fortune. In precedenti dichiarazioni, l’azienda ha affermato di essere in competizione con una serie di social media rivali, tra cui TikTok, YouTube, iMessage e altri. Meta ha anche sostenuto che la crescita esplosiva di Instagram non sarebbe stata possibile senza il sostegno dell’azienda. In tribunale, gli avvocati di Meta hanno illustrato gli investimenti effettuati per sviluppare le capacità di Instagram.

L’azienda aveva sottolineato in precedenza che Instagram aveva solo 13 dipendenti e nessuna entrata al momento dell’acquisizione e ha sostenuto che molte di quelle che sono oggi le funzionalità centrali di Instagram sono state realizzate con la tecnologia di Meta.

“A distanza di oltre 10 anni da quando la FTC ha esaminato e autorizzato le nostre acquisizioni, l’azione della Commissione invia adesso il messaggio che nessun accordo è mai veramente definitivo. Le autorità di regolamentazione dovrebbero sostenere l’innovazione americana, piuttosto che cercare di smantellare una grande azienda americana e avvantaggiare ulteriormente la Cina su questioni cruciali come l’intelligenza artificiale”, ha dichiarato in precedenza l’azienda in un comunicato.

La FTC sta cercando di sciogliere gli accordi di acquisizione di WhatsApp e Instagram da parte di Meta. Se Meta sarà costretta a scorporare Instagram, il costo per le entrate pubblicitarie dell’azienda potrebbe essere molto alto.

“Zero risorse”

Systrom, che ha continuato a guidare Instagram dopo l’acquisizione, ha anche sostenuto che Meta stesse “sottoinvestendo” sulla piattaforma, dandole “zero risorse”.

Diverse e-mail rese note nell’ambito del processo hanno rivelato la frustrazione di Systrom per la mancanza di investimenti da parte di Meta in Instagram, tra cui una inviata all’ex Chief technology officer Mike Schroepfer, in cui scriveva che “abbiamo anche aree che sono ‘affamate’ di fondi”.

Schroepfer ha testimoniato che la piattaforma veniva abitualmente trascurata quando si trattava di allocare le risorse, e spesso le veniva negato un supporto essenziale, come il personale, per le iniziative più importanti, tra cui lo sviluppo dei video e i programmi sulla protezione dei dati. Dopo che lo scandalo di Cambridge Analytica ha spinto Meta a rafforzare la sua infrastruttura per la privacy, Systrom ha notato che Instagram non ha ricevuto personale aggiuntivo, nonostante la sua crescente importanza all’interno dell’azienda.

Ha anche testimoniato che nel 2018 Zuckerberg ha iniziato a ridurre il supporto interno di Facebook per Instagram, come le notifiche e i link che rimandavano le persone all’app di condivisione delle foto, perché riteneva che il successo dell’app stesse cannibalizzando la crescita di Facebook.

“Credeva che stessimo danneggiando la crescita di Facebook”, ha dichiarato Systrom durante il processo.

“Era sempre molto contento di avere Instagram in famiglia, perché stava crescendo rapidamente e facevamo un ottimo lavoro sui prodotti”, ha detto Systrom. “Ma credo anche che, in quanto fondatore di Facebook, fosse molto emotivo nel decidere quale dei due fosse migliore, se Instagram o Facebook”.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Fortune.com

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