Il patrimonio netto di Elon Musk è crollato del 25% – ovvero circa 113 miliardi di dollari – dall’insediamento del presidente Donald Trump.
Il titolo Tesla, da cui Musk trae circa il 60% della sua ricchezza, è precipitato mentre le vendite di veicoli elettrici calano drasticamente, in parte a causa del sentiment negativo legato al suo coinvolgimento nel programma DOGE.
Musk ha perso in media oltre 1 miliardo di dollari al giorno nei primi 100 giorni del secondo mandato di Trump. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, il CEO di Tesla ha visto svanire circa 113 miliardi di dollari, pari al 25% del suo patrimonio, dal 17 gennaio.
Musk ha ricoperto un ruolo chiave nell’amministrazione Trump, guidando informalmente il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), responsabile del taglio della forza lavoro federale e dei finanziamenti pubblici in un’ottica, secondo Musk, di contenimento dei costi. Nel frattempo, ha continuato a gestire le sue aziende – da Tesla a SpaceX – nonostante le preoccupazioni degli investitori che lo ritengono troppo dispersivo. Ma dopo i primi 100 giorni del ritorno di Trump alla Casa Bianca, Musk si ritrova con ben poco in mano.
Il prezzo delle azioni Tesla è sceso del 33% rispetto al periodo precedente all’insediamento di Trump, e del 41% rispetto al picco record del dicembre 2024. Dopo che l’azienda ha riportato un calo del 13% nelle vendite nei primi tre mesi dell’anno, gli investitori hanno ripetutamente chiesto a Musk di prendere le distanze dal progetto DOGE. Musk trae circa il 60% della sua ricchezza dal costruttore di auto elettriche.
“Questi sono 100 giorni di distruzione”, ha dichiarato Elaine Kamarck, direttrice del Center for Effective Public Management presso la Brookings Institution di Washington, a Bloomberg. “DOGE non sta tagliando il grasso, ma i muscoli. Elon Musk si sta prendendo gran parte delle colpe per le decisioni di Trump, e la gente ha deciso di odiare Musk più di Trump.”
La Casa Bianca e Tesla non hanno risposto alle richieste di commento di Fortune.
I 100 giorni di Musk al governo
Il mandato di Musk come “dipendente pubblico speciale” nell’amministrazione Trump – che dovrebbe concludersi tra 30 giorni – è stato costellato da polemiche. Sebbene il piano iniziale prevedesse un risparmio di 2.000 miliardi di dollari in “frodi, sprechi e abusi” governativi, DOGE sostiene di averne risparmiati solo 160 miliardi, cifra che alcuni esperti ritengono comunque esagerata.
Nel frattempo, il Budget Lab dell’Università di Yale sostiene che i licenziamenti di massa operati dal DOGE all’interno dell’Agenzia delle Entrate statunitense finiranno per costare miliardi di dollari in mancati introiti fiscali, mentre altri economisti temono che i tagli ai contratti del settore privato mettano a rischio le piccole imprese e il mercato del lavoro.
DOGE non ha guadagnato la fiducia della maggioranza degli americani. Secondo un sondaggio Ipsos di aprile pubblicato da Washington Post e ABC News, il 57% degli americani disapprova la gestione del DOGE da parte di Musk, in aumento rispetto al 49% rilevato a febbraio.
Mentre SpaceX, insieme a United Launch Alliance (ULA) e alla Blue Origin di Jeff Bezos, ha ottenuto un contratto da 13,5 miliardi di dollari dal Pentagono, la situazione di Tesla sotto Trump è stata nettamente diversa. Il produttore di auto elettriche già affrontava un calo delle vendite a causa della concorrenza cinese. Il direttore finanziario di Tesla, Vaibhav Taneja, aveva previsto durante la presentazione dei risultati del quarto trimestre che il piano tariffario di Trump avrebbe “influito sul business e sulla redditività” dell’azienda.
Nel frattempo, il coinvolgimento di Musk nell’amministrazione Trump ha politicizzato l’immagine della sua azienda, generando boicottaggi e proteste con l’obiettivo di “mandarlo in bancarotta”, secondo un organizzatore. Secondo Dan Ives, noto analista di Tesla e direttore di Wedbush Securities, Musk è inscindibile dal marchio Tesla. Se non si fosse allontanato dal DOGE, Tesla avrebbe continuato a essere il bersaglio dell’ira degli americani nei confronti di Musk e del suo ruolo nel governo Trump.
“La mezzanotte è scoccata,” ha detto Ives a Fortune lo scorso mese. “La frustrazione degli investitori è esplosa, e più Tesla diventa un simbolo politico, peggio è per il marchio e per il titolo.”
Il patrimonio netto di Musk è sceso sotto i 300 miliardi di dollari all’inizio di questo mese, per la prima volta da novembre 2024, a seguito delle turbolenze di mercato causate dall’introduzione delle tariffe di Trump.
La possibile ripresa di Musk
Ci sono segnali che la situazione possa migliorare per Musk. Il suo patrimonio è risalito a circa 335 miliardi di dollari mentre le azioni Tesla sono in ripresa – anche se ancora ben al di sotto del picco di dicembre 2024 – dopo il suo rinnovato impegno nei confronti dell’azienda. Il ritorno di Musk potrebbe essere un toccasana per Tesla, ma non una soluzione immediata.
“È un momento di svolta: se Musk lascia la Casa Bianca, ci sarà un danno permanente al brand,” ha detto Ives agli investitori questo mese. “Ma Tesla riavrà il suo asset più importante e il suo pensatore strategico come CEO a tempo pieno.”
Musk ha ammesso nella presentazione dei risultati che probabilmente continuerà a collaborare con il presidente per il resto del mandato, dedicando al DOGE uno o due giorni a settimana. Nel frattempo, Trump ha continuato a difendere Musk, lodandolo per i suoi risultati nell’amministrazione.
“Non potrei parlare meglio di nessun’altra persona,” ha detto Trump ai giornalisti la scorsa settimana. “È stato trattato in modo molto ingiusto da – suppongo si possa dire – dal pubblico, o almeno da una parte di esso.”
“Ama il Paese,” ha aggiunto Trump. “Non avrebbe bisogno di fare tutto questo.”
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