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Juncker: non in guerra con Italia. Conte: trattativa breve

Non siamo in guerra con l’Italia, l’atmosfera è buona“. Lo ha assicurato il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker, rispondendo a una domanda sulla trattativa sulla manovra. “Siamo con l’Italia – ha aggiunto – se l’Italia è con noi”. “Non si deve drammatizzare la questione dell’ipotesi di infrazione all’Italia” sulla manovra. “Stiamo facendo progressi”, ha aggiunto Juncker precisando di aver “incontrato il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte a Bruxelles, e lo incontrerò ancora qui”.

“Spero di no”. Così il premier Giuseppe Conte ha risposto così ai giornalisti che gli chiedevano se saranno necessarie settimane per chiudere la trattativa con l’Europa sulla manovra. Conte probabilmente oggi vedrà Juncker a margine del G20, mentre il ministro dell’economia Giovanni Tria ieri ha incontrato il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici.

Proprio Moscovici è “ottimista”, perché vede “segnali che mi fanno pensare che ora sia possibile” evitare una procedura di infrazione per l’Italia, dove “c’è la volontà c’è la soluzione”, ha detto. “I toni sono cambiati, il clima è cambiato – ha aggiunto – ma ora abbiamo bisogno di azioni decisive”. LA disponibilità al dialogo nel rispetto delle regole europee quindi c’è, ma c’è anche “la necessità di una riduzione di deficit e debito, anche perché non crediamo che questo possa portare ad un aumento dell’occupazione” in Italia.

La palla è nel campo italiano, secondo il commissario: “abbiamo bisogno di vedere una riduzione del deficit concepita in modo credibile. Non voglio fare numeri, quello che le regole chiedono è noto”.

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