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Emirati Arabi, nuove opportunità per le aziende italiane

“Selezioniamo le eccellenze italiane e diamo tutto il supporto necessario perché queste possano fare davvero bene nel territorio medio orientale. Le aziende che verranno selezionate e accettate dalla famiglia reale potranno entrare nel mercato come soci della famiglia reale di Dubai e avere un supporto concreto in loco da business developer che aiuteranno ad aprire il mercato”. Andrea Raimondi, executive manager di Private Office Italy e partner di R&P Consulting, insieme a Hisham Al Gurg, Ceo di Sheikh Saeed Bin Ahmed Al Maktoum Private Office, in rappresentanza della casa reale di Dubai ha inaugurato ufficialmente a Milano il quinto ufficio in Europa, il tredicesimo nel mondo. Un’intervista ‘doppia’ per spiegare quali opportunità si aprono.

Hisham Al Gurg – ci dia 3 buoni motivi per investire negli UAE

Gli Emirati arabi sono un centro nevralgico per il Medio Oriente. Sono sostanzialmente un centro di innovazione per molte compagnie dell’Est e dell’Ovest e terza ragione, abbiamo un grande evento in arrivo: l’Expo 2020 per il quale attendiamo più di 25 milioni di visitatori. Per ogni azienda italiana sarà una vetrina per il mondo.

Raimondi – quali facilitazioni avete per gli investitori italiani e gli stekeholder negli Emirati?

Siamo qui per selezionare delle imprese italiane secondo i criteri della famiglia reale e quando troviamo queste eccellenze per farle entrare nel mercato di Dubai grazie alla partenership della famiglia reale e con il sostegno del business development team che sostiene le aziende italiane nell’entrata del mercato medio orientale. Non cerchiamo aziende, ma selezioniamo quelle che vogliono investire negli Emirati. I prerequisiti sono la storia dell’azienda, la capacità di sostenere lo sforzo culturale, la capacità di mandare in loco e di integrare dei locali. Per il nostro progetto abbiamo il sostegno dell’Ambasciata in Italia degli Emirati Arabi Uniti.

Hisham Al Gurg – Quali prodotti del Made in Italy sono più richiesti negli UAE?

Siamo interessati a qualsiasi cosa relativa alla tecnologia, bioteconologia, software, tecnologia meccanica. Difesa, gas e petrolio, telecomunicazioni e media e Healthcare.

Raimondi – a che punto sono i lavori per Expo Dubai 2020?

L’anno scorso hanno inaugurato oltre il 70% delle infrastrutture. Sono molto avanti.

Raimondi – quali strategie commerciali adotterà il nuovo ufficio commerciale Sheikh Saeed Bin Ahmed Al Maktoum Private Office Italy di Milano?

Semplice. Formazione. È la parola chiave. La parte più complicata nell’accompagnare le imprese italiane a Dubai è quella di colmare le differenze culturali nel business tra noi e il mondo arabo sono differenze importanti. Se l’imprenditore italiano prima di iniziare l’investimento negli Emirati Arabi non colma queste differenze culturali farà molta fatica a operare correttamente.

Hisham Al Gurg – Quali sono le regole e le particolarità nel business secondo l’Islàm?

Se un’azienda vuole entrate nel mercato medio orientale bisogna creare una relazione di fiducia. La fiducia richiede tempo. Dopo arrivano gli affari. Più l’azienda ha una reputazione, più veloce sarà l’entrata nel mercato.

Raimondi – qual è l’azienda italiana ideale per una partnership commerciale con voi?

Una catena di controllo e decisionale corta. Negli Emirati abbiamo bisogno di aziende che reagiscano rapidamente, perché il business a Dubai corre moltissimo. L’azienda deve avere i conti in ordine. Preferibilmente deve avere una storia, quindi non una startup ad eccezione delle nuove tecnologie. Non conta la dimensione dell’azienda, ma la particolarità del prodotto o del servizio, se è unico o speciale. Attraverso un percorso progressivo di approfondimento e conoscenza reciproca. verifichiamo i criteri oggettivi e soggettivi dell’azienda che garantiscono il successo dell’operazione. valutiamo con l’imprenditore l’opportunità costruendo un business case e accompagniamo l’azienda nella progressiva conoscenza e valutazione del progetto. Il Comitato Esecutivo del Private Office completa la valutazione sulla base di un dossier aziendale che verrà presentato. per confermare l’interesse e l’opportunità da entrambe le parti e sottoscrivere un accordo preliminare alla base del piano operativi di sviluppo del business negli EAU.

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