Occhiali intelligenti per il mercato delle grandi imprese con l’esigenza di maggiore efficienza, sicurezza ed efficacia nelle operazioni di manutenzione e logistica. Youbiquo è una startup di Cava dei Tirreni, a pochi chilometri da Salerno, che progetta e poi realizza dispositivi di elettronica connessi in Rete, per facilitare le operazioni specializzate con supporto remoto. La realtà aumentata nei processi produttivi dei grandi apparati industriali. “Investiamo oltre 200mila euro l’anno in ricerca, con investimenti in corso per un milione di euro, siamo alla ricerca di partner tecnologici per progetti nazionali ed europei – spiega Pietro Carratù, il fondatore di Youbiquo – e tutto questo viene da cinque anni di attività, ora abbiamo i requisiti per essere considerati tra le pmi innovative”.
Oltre 200mila euro di fatturato nelle prime settimane del 2019, commesse con giganti italiani come Leonardo, con cui è in corso un progetto da 10 mln d i di euro, con il know how, i visori, la realtà aumentata, le immagini in 3D messi a disposizione per produrre radar. “L’idea – aggiunge il numero uno di Youbiquo – è nata poco dopo lo sbarco sul mercato dei Google Glass, con il mercato industriale che avrebbe potuto beneficare di queste tecnologie, utilizzate per la manutenzione nelle grandi aziende e anche nella catena di produzione”. Il business plan iniziale ha ottenuto il primo finanziamento da un bando SmartStart, nel 2014, con Youbiquo selezionata da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa: 100mila euro a fondo perduto con la presentazione dei Talens, occhiali smart a realtà aumentata che attraverso un processore consentono di vivere particolari esperienze sensoriali. E poi un business angel con la stessa cifra che ha poi portato alla produzione della prima versione del prodotto.
A seguire, altri programmi di investimenti vinti, la ricerca finanziata da Ericsson Comunicazioni, la passerella al Consumer Electronics Show di Las Vegas. E ora c’è anche la presenza tra le dieci imprese mondiali (unica italiana) selezionate dal programma di accelerazione di Austrian Business Agency di Vienna, due mesi negli uffici austriaci, in coworking, per prendere le misure del nuovo mercato. “Stiamo già lavorando sul futuro – conclude Carratù – con un visore binoculare, sul mercato a breve, mentre gli sforzi sono anche concentrati su una centralina per auto che descriva il comportamento alla guida, con il profilo dei comportamenti al volante, facciamo all in sull’intelligenza artificiale”.
