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Il ‘talento liquido’, il lavoro diventa ‘multi attività’

In un mondo che corre veloce, dove il consumatore vola da un servizio all’altro ad un ritmo vorticoso, Daniele Viganò cofondatore di MyBest, il sito internet che aiuta a scegliere le migliori tariffe presenti sul mercato dei diversi gestori – dalla telefonia al gas – racconta come districarsi nell’Era della ‘switching economy’. Autore del libro ‘7 giorni per volare’, Viganò spiega il suo approccio per raggiungere il successo.

Con MyBest siete arrivati a quasi 8 milioni di utenti nel mercato della switching economy. Qual è il segreto del vostro successo?
Questi sono i numeri di 2 Paesi, e comprendono i fatturati di Italia e Spagna. Ci siamo arrivati perché conosciamo il mercato da 20 anni e conosciamo le esigenze dei clienti. Il segreto è questo, e poi avere uno splendido team intorno.

La ‘switching economy’ è un mercato che in Italia vale 250 milioni di euro l’anno. 5,5 trilioni di euro a livello mondiale. Cosa spinge un cliente a cambiare?
Secondo uno studio recente, il cliente cambia più per la qualità del servizio che per il prezzo o per risparmiare, e noi lo abbiamo costatato.

Nel suo lavoro ha formato tra Italia e Spagna più di 150.000 persone. Cosa viene maggiormente apprezzato del suo operato?
Penso il fatto di preoccuparmi sempre più delle persone che dei risultati, anche se poi ovviamente è tutto legato. Saper trattare con le persone e farle rendere al massimo facendole sentire importanti e facendo emergere le loro capacità: credo sia questo il mio più grande talento. Ognuno poi ha il suo, ma c’è chi non lo scopre neanche in una vita intera perché meta è sbagliata o poco chiara.

Lei ha appena pubblicato il libro ‘7 giorni per volare’ sul ‘talento liquido’. Che cosa intende per talento liquido?
Molti lavorano una vita senza però mai far emergere il proprio talento perché non lo hanno scoperto o non hanno capito a fondo il proprio obiettivo. Il mondo del lavoro sta cambiando molto velocemente, e lo si vede tutti i giorni. Secondo me, in futuro, le persone non si occuperanno più di una sola attività nel lavoro. Le aziende stanno cercando di ridurre i costi e migliorare, in primis, la resa delle persone, e poi i risultati. Proprio per questo vedo un’evoluzione su questo tema centrale per tutti. Ognuno di noi, io lo faccio da qualche anno con enorme soddisfazione, si occuperà di più attività all’interno della propria vita lavorativa e di più ruoli, con 3 conseguenze determinanti. La prima: impareremo di più perché dovremo documentarci su cose nuove e questo ci farà crescere come persone e nel lavoro. Secondo: ci divertiremo di più, perché quando fai la stessa cose tutta la vita è più facile annoiarsi o entrare nella routine e quindi essere meno efficaci. Terzo e ultimo, ma direi molto importante, guadagneremo di più. Direi che ci sono tanti motivi per vedere questa evoluzione come una grande opportunità.

Il talento secondo Lei è una dote naturale o si può apprendere?
Il talento si può apprendere certamente e sviluppare nel corso degli anni. Pensiamoci: uno non nasce pilota, architetto, manager o imprenditore, ognuno scopre la sua strada durante il cammino: nel libro spiego chiaramente che, se non ci si evolve o non ci si documenta sulle cose nuove, non scoprirà mai il suo vero talento o i suoi talenti, mettendoli in pista. Ognuno di noi è una Ferrari solo che spesso non ce ne accorgiamo e la teniamo in un box tutta la vita anziché mandarla in pista.

‘7 giorni per volare’ è una metafora di un percorso verso il successo. Ce ne parli.
Adoro le metafore, ne uso tante nel libro, credo che sia il modo migliore per esprimere un concetto e farlo arrivare a chi ascolta. Il libro sta riscuotendo grande successo e questo non può che rendermi orgoglioso. Il tour di presentazione, che ha fatto tappa in 14 città, ha raccolto un pubblico di quasi 1.500 persone. Un numero incredibile per un autore praticamente sconosciuto sul mercato. Negli ultimi anni ho lavorato molto nel mondo della finanza per presentare il mio gruppo, e dai fondi di investimento ho capito ancora meglio che le cose devono essere semplici per essere scalabili. Ecco, il metodo descritto nel libro è semplice ed applicabile a tutti gli ambiti. Ho calato nei 7 giorni della settimana tutta la mia esperienza e i miei consigli di 25 anni di carriera di grandi successi, ma anche di sconfitte. I successi ci rendono orgogliosi ma purtroppo solo le sconfitte insegnano. Per esempio io ho sbagliato un’acquisizione perché non avevamo analizzato bene il mercato, nel libro lo spiego il mercoledì. Il giorno dell’analisi. Ogni giorno della settimana rappresenta un passo della sequenza che dobbiamo mettere in atto per dare le ali al nostro progetto. Prima dell’inizio della settimana invece ho messo il capitolo ‘il giorno prima’. Un giorno che non esiste se non nella nostra mente, ma che è determinante per prendere delle decisioni, e ognuno di noi deve prendere delle decisioni ogni settimana. La vita è fatta di decisioni e le decisioni cambiano il destino. Chiudo il libro con ‘gli ispiratori’, un riconoscimento verso tutti quelli che hanno lasciato un’impronta nella mia vita e hanno contribuito ai miei risultati e che mi sono stati vicino anche quando sono caduto. Poi chiudo il metodo e la settimana con ‘il giorno dopo’. Mi arrivano decine e decine di messaggi e video da persone con professioni e ruoli di diverso tipo, imprenditori che guidano imprese molto grandi ma anche piccole, manager, consulenti, commercialisti o studenti universitari, sia uomini che donne, che mi ringraziano e che hanno già applicato il metodo con successo. Sul mio profilo Facebook ho postato dei video con alcune testimonianze, come quella di un maitre di un hotel che dopo 22 anni ha preso una decisione importante grazie al ‘giorno prima’, quella di uno Chef di un ristorante conosciuto oppure ancora quella di un neo imprenditore che sta lanciando la sua App. Io però mantengo i piedi per terra e continuo a formarmi perché il mondo cambia molto velocemente.

Tre consigli per avere successo nel business
Primo: saper trattare con le persone e fare in modo che queste vogliano averti nella loro vita. Secondo, focalizzare bene la meta e crederci, usando la perseveranza che dobbiamo sempre avere come carburante per il nostro motore. Come dico anche nel libro, “le cose belle non sono gratis”, il prezzo da pagare in termini di sforzo e di tempo è proporzionale al valore della meta. In ultimo, è necessario scoprire se quello che stiamo facendo ci appassiona davvero e ci spinge a impiegare tutta la nostra forza e capacità. Altrimenti è come sfruttare solo la metà – o anche meno – del proprio talento, un vero peccato.

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