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‘Gente in Viaggio’: come trasformare le vacanze in Big Data

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Un portale per analizzare i Big Data generati dai viaggiatori attraverso la condivisione di esperienze turistiche. Si chiama Gente In Viaggio, un web magazine, sviluppato dalla startup innovativa cagliaritana Fare Digital Media, che ha creato un algoritmo di machine learning in grado di estrapolare le tendenze, le passioni di nicchia dei visitatori, mettendo a sistema i dati generati dai loro stessi articoli.

Interessi, passioni: la piattaforma tira fuori una quantità di dati utili per le imprese turistiche che hanno sottoscritto l’abbonamento al servizio e che potranno poi definire una strategia turistica in linea con le richieste degli stessi viaggiatori. E dunque, suggerimenti alle piccole e medie imprese nel settore turistico, una reale innovazione per gli operatori che non possono affrontare spese eccessive in tecnologie di intelligenza artificiale. Perché il turismo digitale non è solo e-commerce, quindi va sfruttare la possibilità, attraverso il digitale, di sviluppare una relazione sempre più inrensa con l’ospite, a suo volta esperto digitale, attraverso le tecnologie più evolute.

“L’idea ha radici lontane, quattro anni fa con un gruppo di amici avevamo desiderio di creare un blog colletivo di viaggio – spiega Alessio Neri, il Ceo di Fare Digitale Media, il team al lavoro su Gente in Viaggio – condividendo queste esperienze e mettendo praticamente in contatto le imprese turistiche con i viaggiatori abbiamo poi pensato di farlo diventare un business, una startup innovativa”. Oltre 40 mila lettori unici mensili, un tasso di crescita della community di 300-400 viaggiatori ogni mese, oltre 1500 che scrivono articoli, recensioni di viaggi: il portale presenta dieci nicchie, ovvero dieci passioni principali che emergono dai racconti dei viaggiatori: viaggi culturali, citybreak, benessere (detox, yoga, terme, meditazione), food experience, itinerari, informazioni utili, natura e parchi (aree protette), outdoor, tradizioni locali e viaggi slow (cammini e borghi). I primi passi verso l’ingresso suil mercato del turismo digitale è avvenuto attraverso il Bando di Sardegna Ricerca, finanziamento denominato Voucher Startup, 100mila euro per investire sull’intelligenza artificiale. “E il prossimo passo, una volta raggiunti i 200mila euro di fatturato e un pacchetto di 10mila viaggiatori entro il 2020, è chiudere il cerchio dello sviluppo dei Big Data per darci allo sviluppo del marketing”, conclude il Ceo di Fare Digital Media.

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