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Massimo Bottura: “In Italia il turismo enogastronomico pesa più di quello culturale”

Nella cornice del Leadership Forum organizzato da Performance Strategies a Milano, abbiamo incontrato lo chef numero uno al mondo Massimo Bottura, che ha sottolineato il peso del settore enogastronomico sull’economia italiana.

“L’Italia dovrebbe credere di più e investire di più nel settore. Il turismo enogastronomico è diventato il turismo più importante oggi, secondo il New York Times l’americano che viene in Italia cerca prima il cibo e poi, in secondo luogo, l’arte. Bisogna creare una sinergia tra mondi che dialogano insieme: eventi, università e i grandi interpreti della ristorazione possono diventare un fattore importante. Noi in Emilia lo abbiamo fatto, in Piemonte lo stanno facendo, lo stesso in Sicilia. Il messaggio passa ma bisogna fare di più: bisogna stare vicino ai contadini e ai pescatori, che sono in sofferenza maggiore”.

Leadership e affari come si conciliano con la cucina?

“Jean Todt ha detto che i migliori affari si fanno a tavola: voleva sempre il suo tavolo riservato all’Osteria Francescana perché diceva a tavola siamo tutti più rilassati e gli affari si chiudono meglio. Per quanto riguarda la leadership di uno chef? Ormai appena accendi la tv si vedono chef. Si fanno più classifiche di cucina che si sport. Per me la leadership è sempre un esercizio culturale: se tu stimoli i ragazzi che ti stanno di fianco culturalmente loro continuano a crescere. Poi devi fargli capire che possono esprimersi, possono provare, possono sbagliare, ma nel momento in cui c’è da decidere c’è sempre una sola persona che decide”.

 

 

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