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Keith Ferrazzi: “Nel business, i rapporti autentici contano più dei followers”

Keith Ferrazzi è il founder e Ceo di Ferrazzi Greenlight ed è l’autore del best-seller “Mai mangiare da solo. Colleghi, amici, contatti: il segreto del successo”. Lo abbiamo incontrato in occasione del Leadership Forum a Milano, organizzato da Performance Strategies.

Qual è il segreto per essere connessi ed avere successo?

“Il segreto per avere connessioni di successo è non preoccuparsi delle connessioni in sé ma di preoccuparsi dei rapporti. L’elemento di cui dobbiamo essere consapevoli è che in quest’era in cui tutti hanno troppe cose da fare, e in cui tutti sono connessi con troppi falsi amici, vincono l’autenticità, la generosità e la capacità di far sentire all’altro che tu sei lì per aiutarlo, ed io ho creato un termine specifico per questo: co-elevare l’altro, andare più in alto, insieme. Una relazione con te è una relazione che porta entrambi a un livello più alto”.

Come possiamo imparare a usare i social network per il business?

“I social network consentono di raggiungere molte persone, e ogni individuo sui social può creare un brand con un gruppo di follower. Credo comunque che qualsiasi relazione, che sia essa digitale o fisica, debba avere a che fare con la generosità, e con la capacità di guidare gli altri. Consiglio a tutti di sviluppare un brand che le persone considerino generoso e di valore. E quando ti presenti, lo devi fare in un modo che sia autentico. Stare in piedi su un podio e parlare da esperto non ti consente di connetterti agli altri come individuo. L’umanità, l’umiltà e la vulnerabilità sono le caratteristiche che creano legami. L’umanesimo è l’unica cosa che funziona veramente, anche nel business”.

Può dirmi tre caratteristiche di un leader?

“Prima di tutto un leader non deve essere al centro del team. I leaders devono servire la squadra affinché i componenti del team si aiutano tra di loro. Nel passato i leader personificavano l’autorità, il controllo, ma oggi un leader deve aiutare un gruppo di individui ad avere successo. Quindi direi che la prima caratteristica che deve avere è essere servitore del gruppo. Poi deve essere umile: è l’umiltà che ci permette di essere umani. Per terzo, direi il candore ed il coraggio. Un vero leader deve essere trasparente con il suo gruppo, affinché le persone che lavorano con lui si sentano sempre libere di dirgli la verità, anche quando è difficile”.

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